Lavorare da casa: consigli utili

Lavorare da casa e guadagnare per molti è un desiderio e per altri una necessità. Ma in ogni caso, si tratta di una possibilità reale e quali sono le strade percorribili oggi?

La scelta di lavorare da casa può essere dettata da diverse esigenze come:

  • avere un’entrata potendo rimanere presente nella gestione della famiglia come impegno principale;
  • arrotondare le entrate derivanti da altre attività svolte;
  • fornire una soluzione a un momentaneo bisogno aggiuntivo di denaro.

Nel lavorare da casa ci sono ovviamente dei vantaggi e degli svantaggi e bisogna avere delle attitudini in linea con il tipo di lavoro che si andrà a svolgere.

Lavoro in regola oppure no?

Alcuni lavori che si potranno svolgere da casa vengono regolarizzati, dal punto di vista fiscale, con la ritenuta d’acconto, fermo restando gli importi massimi previsti dalla normativa vigente. Per altri si deve aprire la partita Iva, e per alcuni si sfrutta la formula della provvigione su quanto si riesce a guadagnare (approfondimento: Come fare soldi). Infine ci sono casi in cui si ottiene un contratto di lavoro dipendente a tempo determinato, indeterminato oppure a progetto o con contratti simili.

Le differenze tra i vari tipi di contratto incidono sia sul trattamento fiscale, ma anche sulla necessità di raggiungere degli importi minimi di guadagno per rientrare delle spese o di un eventuale investimento iniziale che si deve fare.

Tuttavia, nonostante le offerte di lavoro da casa si sono evolute nel corso del tempo, molto spesso chi svolge questo tipo di attività lavorativa non riceve un vero e proprio trattamento fiscale, specialmente per quel tipo di attività dove i controlli sull’attività realmente svolta non sono possibili. In tutti i casi bisogna essere cauti ed evitare di cadere in truffe e proposte che non sono chiare, come ad esempio le richieste di acquistare kit esosi o prodotti sconosciuti. Inoltre prima di inviare i propri documenti, è bene chiedere copia dei contratti per prendere visione (e farli analizzare da chi è competente). In assenza dei contratti è invece essenziale fare ricerche on line su situazioni analoghe per valutare la correttezza della proposta. Nel dubbio è sempre buona norma passare avanti e valutare qualche altra offerta.

Quali tipi di lavoro si possono fare?

In realtà il lavoro da casa non è sempre differenziabile dalle attività lavorative svolte fuori da casa, come nel caso di chi vende prodotti a domicilio senza rientrare nella figura del vero rappresentante (situazione tipica soprattutto nei cosmetici), oppure per chi svolge lavori di sartoria, di assemblaggio, di baby sitter, di dog sitter, di stiratura o simili.

Evidenziato questo aspetto negli ultimi anni la categoria si è arricchita di lavori meno orientati al ‘fai da te’ (senza cioè il bisogno di competenze tecniche specifiche). Parliamo di alternative che necessitano di competenze e qualifiche ben definite come ad esempio:

  • i lavori di contabilità in outbound;
  • la creazione e la cura di siti internet;
  • la scrittura di contenuti on line.

Lavori da contabili o inserimento dei dati

Può capitare di entrare nell’orbita di aziende che assegnano semplici lavori di contabilità e inserimento di dati, a personale che svolge l’attività da casa. Per l’azienda si ha il vantaggio della riduzione dei costi collegati:

  • alla gestione del personale, che non viene quasi mai impiegato ad orario ‘intero’ (sono spesso usati part time flessibili);
  • al tipo di lavoro effettuato come ad esempio connessione, investimento sui pc da usare, energia elettrica, ecc.

Di contro il lavoratore potrà normalmente mantenere rapporti con più aziende, potendo gestire in maggiore libertà, sia come giorni che come orari, il tipo di lavoro svolto. Di norma non si devono sostenere grandi investimenti, ma è sufficiente avere un pc funzionante e una buona connessione, e raramente si richiede l’apertura della partita Iva. Si tratta di un tipo di lavoro che può essere però svolto da chi ha conoscenze contabili a livello di quelle richieste dall’azienda. Spesso bisogna aggiornarsi su nuovi programmi da usare, su nuove norme ecc, quindi non è adatto a chi manca di questi requisiti e tempo e voglia di seguire un processo di formazione costante. Per l’inserimento dati il discorso è meno specialistico, ma l’aspetto della formazione rimane fondamentale.

Lavori con il web

Internet è diventata una frontiera di potenziali guadagni, sia da semplici utenti (basti pensare ad esempio a chi lavora con trading on line), che tramite l’attività di web writer e creazione di contenuti, blogger o sviluppo di siti internet. Tuttavia si tratta di lavori che richiedono un certo tipo di abilità e di competenze. Vediamo di più assieme:

Web writer

E’ un lavoro che richiede doti comunicative, capacità di scrittura, più o meno specialistiche a seconda del settore scelto (ad esempio fashion blogger, economia e finanza, ecc), e conoscenza delle strategie e delle dinamiche del web (SEO in primis). Il vantaggio di questo tipo di attività sta nel fatto che si possono scrivere contenuti per tanti committenti diversi. Non si hanno grandi obblighi fiscali o simili, venendo di norma applicata la ritenuta di acconto a monte oppure la ritenuta per la cessione dei diritti d’autore. E’ logicamente richiesta attenzione ai cambiamenti di tendenze e alle tecniche seo prevalenti.

Creazione di siti

Parliamo della figura del webmaster e delle sue evoluzioni, ovvero di chi riesce a creare un sito o contenuto generalmente destinato all’attività di un committente (ad esempio un negozio, una catena di attività, ristoranti ecc). Evidentemente si tratta di un lavoro che necessita di conoscenze e competenze specifiche, che vanno anche approfondite nel corso del tempo. Per acquisirle è possibile accedere a vari corsi di formazione, anche online, con costi variabili che in alcuni casi possono essere piuttosto elevati. Anche in questo caso la formazione non termina mai, ma va avanti in un processo continuo, se non si vuole rischiare di diventare una figura obsoleta in poco tempo.

Editor freelance

Si tratta di una figura professionale che si è affermata soprattutto per la necessità delle case editrici e delle riviste di abbattere una parte dei costi fissi, preferendo l’assegnazione di una parte di lavoro a editor professionisti ‘esterni’. Per diventare editor non è però sufficiente la passione per la lettura, ma bisogna qualificarsi seguendo corsi specifici, e anche in questo caso i costi iniziali di formazione possono non essere alla portata di tutti.

Conclusioni

Quasi tutte le soluzioni indicate si riferiscono ad attività lavorative che vanno fatte in modo prevalente o che comunque possono permettere di arrivare anche a delle discrete entrate, ma che non sono percorribili da tutti.

Se invece si cercano solo piccoli guadagni per arrotondare le entrate o per togliersi qualche sfizio, ci si può registrare ai siti che forniscono sondaggi oppure specializzarsi in quelli per le recensioni. In molti casi anziché ottenere soldi si potranno ricevere anche prodotti omaggio.