Bonifico internazionale SEPA e transfrontaliero (extra europeo): guida e consigli utili

I bonifici esteri possono richiedere da parte delle banche emittenti un regime commissionale diverso rispetto ai pagamenti nazionali.
A prescindere da quale sia la banca con cui decidiate di operare, in linea di massima va fatta una prima distinzione tra bonifici diretti nell’area UE, rispetto ai bonifici extraeuropei.

Bonifici diretti nell’UE

Nel primo caso, fornendo i dati completi relativi al beneficiario (IBAN e codice SWIFT o, BIC) le commissioni si aggirano dai € 3 ai 5 che possono aumentare a € 5-7 se i dati forniti sono parzialmente imprecisi o incompleti.

Oltre a beneficiare di una commissione più contenuta, i bonifici frontalieri aderiscono al sistema SEPA (Single Euro Payments Area), la nuova normativa comunitaria sui pagamenti cui aderiscono oltre ai 27 Stati Membri dell’UE, anche Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Principato di Monaco (vedi anche Bonifico Sepa.


La normativa SEPA disciplina tra gli altri aspetti i tempi di evasione dei pagamenti: in particolare viene stabilito che le banche devono accreditare sul conto corrente del beneficiario le somme inoltrate a mezzo bonifico entro e non oltre i 2 giorni lavorativi. Mentre la data di addebito per l’ordinante è pari a quella di inserimento della disposizione. E’ importante sottolineare che in caso di inserimento di ordine con valuta fissa per il beneficiario, l’ordine sarà eseguito nella data indicata come valuta.

Bonifici extraeuropei

Più complessa è la situazione in caso di bonifici diretti in zone extraeuropee (vedi Come inviare soldi all’estero?).
In questo caso vi sono delle commissioni che sono tanto a carico dell’ordinante quanto del beneficiario; tuttavia il regolamento bancario internazionale prevede che le parti possano accordarsi diversamente.

In particolare si parla di bonifici con opzione SHA quando è il beneficiario che sopporta le spese bancarie reclamate dalla banca estera, così a carico dell’ordinante italiano restano solo le commissioni previste dall’intermediario nazionale (normalmente pari a € 15).

Si parla di bonifici con opzione OUR quando le commissioni reclamate tanto dalla banca nazionale, quanto dalla banca estera vengono interamente addebitate all’ordinante. Normalmente questa è l’ipotesi che trova di fatto maggior riscontro nella realtà.

Quando invece le commissioni della transazione sono interamente sopportate dal beneficiario dei fondi, la banca nazionale addebita le commissioni alla banca estera che provvede a decurtale, unitamente alle proprie commissioni di intervento, dall’importo nominale da accreditare: in questo caso siamo di fronte ad un bonifico con opzione BEN.
In realtà questa soluzione viene utilizzata solamente per regolare pagamenti di forniture riservate a clienti con un ampio potere contrattuale da parte di aziende italiane che operano nelle esportazioni. Nella maggior parte dei casi viene impostata per default l’opzione OUR, soprattutto nel caso delle vendite online.

Bonifico o invio denaro all’estero anche senza conto corrente

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Tempi di esecuzione e commissione valutaria bonifici extraeuropei

Quanto ai tempi di regolamento, in caso di bonifici transfrontalieri occorrono di norma 7 giorni lavorativi, tuttavia dipende molto dal Paese di destinazione, e soprattutto se il bonifico è effettuato in euro o in altra valuta.
Ci potrebbero essere infatti delle difficoltà da parte della banca ordinante ad agganciare la valuta richiesta per il pagamento, e questo porterebbe ad un aumento dei tempi di accredito, ma anche dei costi (in questo caso, infatti, l’operazione potrebbe richiedere l’intervento di un altro intermediario).

In generale per i bonifici in valuta estera occorre considerare una commissione valutaria, normalmente pari allo 0,15% dell’importo nominale del bonifico, e con un minimo di € 3,50; il cambio è invece quello in vigore alla data dell’ordine.

Limiti di importo bonifici esteri e controlli

Quanto ai limiti di importo, trattandosi di flussi tracciabili, non esistono limiti all’invio di somme mediante bonifici, anche se all’estero.
E’ opportuno sottolineare, tuttavia, che la banca ordinante può effettuare tutti i controlli che ritiene opportuni ed eventualmente segnalare l’operazione, se sospetta, o addirittura rifiutarsi di dar seguito all’operazione in caso di dubbi sulla provenienza dei fondi. Soprattutto i Paesi dove hanno sede le maggiori società Offshore (con annesso conto corrente anonimo), i così detti Paradisi Fiscali, sono tenuti in massimo livello di allarme.

Per conoscere i costi dei bonifici delle migliori banche online leggi questo articolo Bonifico bancario o postale.

Discorso a parte merita la convenienza o meno di aprire un conto estero per risparmiare su alcune condizioni, come ad esempio le commissioni di cambio, da pagare magari una sola volta e nel momento a noi più favorevole dal punto di vista del cambio valutario, mediante l’ordine di un’unico bonifico verso la banca italiana.

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