Isee da caf od online: i punti fermi della richiesta
Il 31 dicembre di ogni anno l’Isee in corso scade e si ha tempo fino a fine febbraio per poterlo fare con le nuove condizioni (a patto che ci siano stati cambiamenti rispetto ai periodi precedenti).
Si tratta di un indicatore che ha il compito di permettere o negare l’accesso a bonus e in generale a forme di prestazioni sociali agevolate.
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Come si calcola?
Fino a qualche tempo fa per ottenere l’indicatore Isee bisognava rivolgersi necessariamente al commercialista, Caf o patronato che rilascia la dichiarazione sostitutiva DSU, valida per l’anno in corso. Ora si può procedere al calcolo in autonomia sul sito dell’Inps dove è riportata una guida che chiarisce come procedere.

Tuttavia andando su vari forum, spesso si trovano lamentele inerenti a qualche difficoltà nel capire i dati che vanno inseriti anche da parte di chi lo ha già fatto. Per cui si tratta di una procedura che risulta semplice soprattutto se non ci sono stati tanti cambiamenti rispetto all’anno prima, e si può sfruttare la presenza (dandone conferma) dei dati già caricati nel sistema, relativi ai periodi precedenti.
Quali documenti servono?
In primis servono i documenti personali di identità e il codice fiscale di tutti i soggetti coinvolti (figli minori a carico compresi). A riguardo si deve tener conto che solo un genitore può avere i figli a carico per la richiesta dell’assegno Unico, che in base all’Isee può ottenere un bel incremento. A riguardo non ci sono errori: se i figli sono a carico di un genitore per passare a carico dell’altro, il genitore che prendeva l’assegno unico deve prima fare la rinuncia (si può fare in autonomia sempre dal sito dell’Inps).
Servono poi le giacenze medie di conti correnti, libretti postali, conti deposito, fondi di investimento, carte conto, ecc (da richiedere alla banca o gestore della carta, poste, ecc).
I dati della dichiarazione dei redditi vengono presi online essendoci il precaricamento dei dati ma vanno inseriti redditi ulteriori (esempio affitti o assegno di mantenimento, ecc). Nel caso di mutuo bisogna esibire la certificazione degli interessi pagati nell’anno precedente, e se si hanno contratti di affitto. Infine va inserito il dato relativo a portatori di handicap dalla relativa certificazione.
Sul sito dell’Inps c’è un calcolatore che permette di fare una sorta di calcolo preventivo così da sapere in quale fascia si potrebbe rientrare e così capire a quali agevolazioni e bonus si rientra.

Come richiedere le agevolazioni?
La richiesta dell’agevolazione va quasi sempre fatta compilando l’apposita modulistica per fare domanda di accesso. Il fatto di avere un Isee che consente l’accesso ad una determinata agevolazione non la dà in automatico ma si tratta solo di una delle condizioni obbligatorie che devono sussistere. Senza richiesta si rischia di perdere il relativo bonus.
Le domande vanno fatte seguendo poi le indicazioni riportate proprio dal regolamento del bonus a cui si vuole accedere (in alcuni casi le indicazioni sono a carattere nazionale in altri a carattere regionale). Per fare degli esempi abbiamo il bonus asilo, c’è quello sui libri, le agevolazioni per mensa e rette universitarie, trasporti e molto altro.