Conti correnti a costo zero: elenco e migliori in classifica, esistono veramente?

Ormai da qualche anno si è sviluppata una grande concorrenza tra le banche online, che ha portato ad una serie di alternative di c/c a costi contenuti. Nel particolare molte banche partono da un’offerta di conto online a zero spese e con canone ridotto ‘all inclusive’ per un utilizzo principalmente ‘via web’ mentre se si vuole anche un accesso tradizionale (presso sportello in filiale) bisogna accettare di pagare extra commissioni oppure aumentare il costo mensile fisso.

I pacchetti a 0 spese: per pochi o per molti?

Gli istituti preparano dei pacchetti a costo zero che possono soddisfare le esigenze di qualsiasi correntista: basta cercare e confrontare. In questo ambito la situazione più frequente è quella degli sconti per i giovani (abbiamo esempi con BNL, con Unicredit e Intesa Sanpaolo tra le grandi banche per esempio), mentre in altri casi bisogna combinare prodotti e operatività per ottenere sconti che azzerano in modo parziale o totale il canone mensile.

Per procedere alle comparazioni è possibile usufruire anche dei comparatori online ma in tal caso bisogna fare estrema attenzione al tipo di informazioni inserite nei vari filtri, altrimenti nel confronto si rischia di basarsi su valori che di fatto non sono utili per il tipo di impiego che si intende fare a partire dalla necessaria specifica tra tipologia di conto per famiglia, per giovani e aziendale.

Per fortuna con qualche piccolo accorgimento si può riuscire ad ottenere il risultato ottimale, ovvero quello di un conto a 0 spese reali, senza rinunciare alla qualità del servizio.

Una delle tipologie di conto che suscita più interesse è infatti proprio il conto a zero spese; solo il nome fa spalancare gli occhi al potenziale correntista, che pensa subito di poter depositare i propri risparmi e gestire il proprio denaro senza spendere nulla. Ma è proprio così?

conto zero spese

Il conto a zero spese esiste?

In realtà, quando ci si avvicina a questa tipologia di conto, si va incontro a una situazione molto tipica, ovvero solitamente un conto a zero spese è un conto online che permette di effettuare operazioni gratuitamente tramite internet. Ciò accade perché per una questione di costi sostenuti dalle banche proponenti, è molto più facile proporre conti gratuiti quando sono on line, quindi con bassi costi di gestione da parte del proponente.

Al massimo ci può essere un piccolo canone e non dimentichiamo che il più delle volte c’è comunque da pagare l’imposta di bollo (in caso di giacenza media annua superiore a 5.000 €); si tratta di un costo annuo pari a 34,20 euro (2,85€ mensili, o 8,55 € con addebito trimestrale). Alcuni istituiti non addebitano l’imposta di bollo, a patto di rispettare determinate condizioni a livello di saldo minimo o accrediti minimi ricorrenti.

Esempi conti online

Banca
Conto
Canone
Carta di Debito
Carta di Credito
logo illimity
Conto Smart Illimity
0€/mese
0€/mese
20€/anno
logo n26 standard
N26
0€/mese
0€/mese
logo credit agricole
Conto Credit Agricole
0€/mese
0€/mese
40,99€/anno
logo n26 you
N26 You
9,90€/mese
0€/mese
logo n26 metal
N26 Metal
16,90€/mese
0€/mese

Data rilevazione: 20 settembre 2023 – Fonte: sito N26, Credit Agricole, Illimity Bank.

Molto richieste dai giovani sono soprattutto le carte conto, ossia carte prepagate dotate di codice iban. Queste carte consentono di sostituire alcune delle principali funzioni base di un normale conto corrente, riducendo sensibilmente i costi. Tra queste troviamo ad esempio la Genius Card di UniCredit.

Questa carta dotata di Iban ha un canone pari a 2€/mese, azzerato per i giovani under 30. Consente di prelevare contante, accreditare stipendio o pensione, ricevere ed inviare bonifici (Data rilevazione: 20 settembre 2023 – Fonte: sito UniCredit).

Attenzione! Le banche possono cambiare le condizioni applicate inizialmente in maniera unilaterale nel corso del tempo. In tal caso inviano una comunicazione ufficiale al correntista in cui comunicano la modifica unilaterale delle condizioni. Che cosa può fare il correntista? Nulla, o al massimo cercare un nuovo conto con condizioni meno onerose.

Tipologie di conto online senza spese

Il mondo dei conti correnti a costo zero può essere idealmente suddiviso in 3 tipologie, ognuna delle quali risponde a determinati criteri di spesa e condizioni. Si distinguono, dunque, il conto corrente con canone fisso molto basso, il conto corrente con zero spese fisse ed il conto corrente a zero spese fisse al verificarsi di determinate condizioni.

Il conto corrente con canone fisso basso, come si può intuire, è un conto caratterizzato da un canone mensile di pochi euro. E’ possibile effettuare una serie di operazioni in modo del tutto gratuito, ed il numero dipende dall’offerta scelta. Questi c/c vengono spesso proposti con formula a pacchetto o modulo, così da personalizzare l’offerta: pagando un canone maggiore si hanno ulteriori operazioni che non prevedono l’applicazione di commissioni o beneficiano di commissioni ridotte.

soese conto corrente

In questo modo viene garantita la possibilità, da una parte di pagare solo per il tipo di servizi che si desidera realmente avere (a volte anche possibilità di investire nel trading), e dall’altra di avere il costo complessivo sotto controllo, senza rischiare di avere brutte sorprese nei periodi in cui le banche liquidano le competenze.

Nel caso di conto corrente con zero spese fisse non c’è un canone fisso (oppure è minimo) ed è possibile fare diversi tipi di operazioni gratuitamente (solitamente quelle online).

Un esempio per questa tipologia è rappresentato dal conto corrente CheBanca! che, per chi sceglie l’opzione Digital, senza assistenza in filiale e quindi per chi opera principalmente online, prevede un costo pari a 2€/mese. Sono gratuiti l’invio e ricezione dei bonifici online e la carta di debito evoluta. Chi invece preferisce poter contare anche sull’assistenza in filiale gratuita e su un dossier titoli incluso c’è il conto Premier, al costo di 5€ al mese (scontabili o azzerabili a determinate condizioni). (Data rilevazione: 20 settembre 2023 – Fonte: sito CheBanca!).

logo chebanca

Nella pratica, per semplificare il calcolo delle spese, si può parlare di un conto corrente a “canone zero”, quando sono comprese le principali operazioni (ancora una volta soprattutto quelle online), una carta di debito e almeno i prelievi presso l’Atm del Gruppo a cui appartiene la banca stessa (con eccezione di Ing Direct che permette di prelevare in Italia gratis, presso qualsiasi Atm).

In tale calcolo possono restare fuori alcuni servizi di pagamento come la carta di credito, oppure i bonifici con condizioni variabili che possono essere anche estremamente diverse. E’ quindi necessario un confronto più approfondito tra prodotti che solo all’apparenza sembrano quasi identici e intercambiabili.

Soprattutto si deve valutare con attenzione l’ipotesi in cui il conto non dovesse essere usato solo online (aspetto che vale tanto per un uso aziendale, business o privato), perché i costi applicati alle operazioni in filiale potrebbero essere anche salati inficiando l’apparente risparmio iniziale.

Il conto corrente a canone zero a condizioni particolari è caratterizzato dal fatto che offre la possibilità di effettuare alcuni tipi di operazioni gratuitamente a patto di rispettare determinate condizioni. Alcune banche offrono conti con canone zero o molto basso a patto di avere una disponibilità minima sul conto o effettuare accrediti mensili (stipendio o pensione).

Ormai molte banche offrono uno o più conti a zero spese, a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle proposte fino a qualche anno fa, quando erano richiesti costi annui di una certa entità.

Per meglio orientarsi nella giungla delle offerte può essere molto utile consultare e confrontare l’ISC (Indicatore sintetico dei Costi), ovvero una tabella presente per legge su ogni foglio informativo in cui, a seconda del tipo di profilo utente a cui si appartiene, è possibile individuare in modo indicativo il costo effettivo annuale del conto corrente sotto esame, spese fisse e variabili comprese.

Importo minimo apertura conto corrente

apertura conto corrente online

Alcune banche online, ai fini dell’apertura di un conto corrente, richiedono l’inoltro di un bonifico da altro conto corrente, valido per l’identificazione del nuovo cliente. Questa procedura in realtà è imposta dalla legge, per permettere, in caso di apertura di un rapporto a distanza, l’identificazione del futuro titolare, nel rispetto delle leggi anti riciclaggio.

Tra le banche leader in Italia merita una menzione Hello Bank! (appartenente al Gruppo di BNL).

logo hello bank

Hello Bank! prevede i seguenti procedimenti per l’apertura di un conto corrente:

  • Chi già dispone di un conto bancario potrà effettuare un bonifico di 10€ sul nuovo conto;
  • Coloro che non risultano intestatari di altro conto, possono utilizzare il riconoscimento tramite webcam.

Data rilevazione: 20 settembre 2023 – Fonte: sito Hello Bank!

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