Consigli utili per inviare denaro all’estero online senza spese

Come mandare i soldi all’estero in maniera totalmente legale e quali sono le possibilità a disposizioni?

Trasferire soldi all’estero legalmente è possibile seguendo le normali procedure ed avvalendosi dei servizi preposti, ad esempio tramite:

  • banca (ad esempio con un bonifico);
  • portafogli elettronici (come Paypal e Neteller);
  • conti elettronici collegati a carte fisiche o virtuali (come Viabuy o N26)
  • Money Transfer (Ria, o anche tramite le convenzioni con Poste Italiane come Western Union);
  • usando carte prepagate ricaricabili (con trasferimenti da carta a carta), come Hype Start;
  • portando personalmente le somme entro i limiti fissati dalla legge (9999 euro) dichiarando le somme portate con sé (vedi anche Condizioni Viabuy).

Se il Paese destinatario del denaro è un Paese Comunitario, allora non ci sono limitazioni, incombenza particolari, ecc, mentre per i Paesi extra Ue bisogna rispettare quanto previsto nei vari trattati (vedi anche Come fare un bonifico estero?).

In particolare bisogna fare attenzione al caso in cui si devono trasferire piccole somme ma con elevata frequenza, poiché si potrebbe incappare nei problemi di segnalazione di “operazioni sospette”. Mentre per le cifre più consistenti, diventa più facile attenersi ai limiti previsti dalla normativa.

Mandare denaro all’estero: tramite banca, Paypal o altro portafoglio elettronico?

Ci possono essere varie ragioni che spingono a voler mandare denaro all’estero (vedi anche Inviare denaro in modo anonimo). Il trasferimento di denaro guadagnato in modo onesto, di per sé non espone al rischio di un invio fatto illegalmente, a meno che non si vogliano aggirare i sistemi di controllo, fiscale (per il pagamento delle tasse) e legale.

Tra i metodi legali e sicuri troviamo, come detto, i portafogli elettronici (vedi anche Come aprire un conto corrente cifrato?). A riguardo bisogna comunque ricordare che Paypal prevede un sistema di “riconoscimento” al di sopra di alcune somme o al raggiungimento di determinate soglie, mentre Western union raggiunge Paesi anche poco ‘serviti’ da altri metodi, e non obbliga il ricevente al possesso di un conto western union (a differenza di altri portafogli elettronici), o la titolarità di un conto corrente (vedi ache Guida all’apertura di un conto in valuta).

L’uso dei conti elettronici con ricaricabile

L’uso di bonifici, money transfer e portafogli elettronici in generale, non essendo di tipo funzionale alla gestione delle finanze, è ovviamente soggetto all’obbligo di controllo e segnalazione nel momento in cui si ravvisano delle operazioni “sospette” (ad esempio 20 invii di denaro in un mese di 100 euro l’uno).


Per ovviare a delle problematiche e complicazioni, si possono sfruttare i metodi che abbinano un servizio di internet banking (atto anche a fare e ricevere bonifici), funzionale ad una carta di pagamento ricaricabile. Specialmente quando si devono trasferire somme modeste, rappresentano la soluzione migliore.

In questo modo si possono fare i trasferimenti in modo sicuro, avere sempre il tutto sotto controllo, senza dover rimandare necessariamente ad un conto corrente vero e proprio (le ricariche possono essere fatte anche in contanti o da un’altra carta). Ad esempio Viabuy e N26. Per entrambi si hanno vantaggi sia per la discrezione che viene garantita, sia per la rapidità con cui si può avere sia la carta che l’attivazione del servizio ausiliario elettronico, senza dover dare conto della propria situazione reddituale o patrimoniale.

Inoltre anche coloro che sono cattivi pagatori o protestati riescono ad ottenere la loro Viabuy o possono accedere al servizio proposto da N26. Il plafond è capiente, l’aspetto per Viabuy è del tutto simile a quello di una carta di credito in quanto presenta i numeri della card in rilievo, e il circuito di riferimento è Mastercard.

Condizioni Viabuy



Viabuy o N26

Stando a ciò che abbiamo appena evidenziato le difficoltà maggiori che si incontrano oggi riguardano l’invio di modeste cifre, sia per gli eccessivi costi di gestione dei trasferimenti (spesso nell’ordine di almeno una decina di euro) che, come già detto, per il rischio di subire ingiustificate e noiose segnalazioni.

Specialmente quando si ha questo tipo di bisogno specifico, si può valutare l’utilizzo di Viabuy e N26.

  • Viabuy è disponibile a scelta tra la card oro o black e nel look è simile ad una carta di credito grazie ad i numeri in rilievo. Si ha la possibilità di poter chiedere anche una carta secondaria.
  • N26 è un conto elettronico a cui è abbinata una carta di debito Mastercard. Il tutto è gestibile tramite App dal proprio smartphone.

In entrambi i casi si possono fare tranquillamente i trasferimenti dal conto alla carta oppure da card ad altra card, senza limitazioni se non quelle delle ricariche massime mensili e possibilità di prelievo nella valuta del Paese di destinazione.

L’aspetto fiscale del denaro trasferito all’estero

Il denaro guadagnato e risparmiato in modo legale può essere trasferito dove si vuole, in modo del tutto trasparente. Di per sé nell’atto di trasferimento non è previsto l’obbligo di pagare delle tasse, sulle somme di denaro spostate altrove.


Il discorso cambia per le somme guadagnate su di esse, ovvero sul rendimento che hanno generato. Infatti i rendimenti vanno dichiarati nella dichiarazione dei redditi, quadro RW, ogni anno. Se ciò non avviene si rischiano delle pesanti sanzioni relative all’evasione fiscale.

I “rischi” di mandare soldi all’estero

Bisogna considerare i limiti imposti, nella dichiarazione, dal Paese del ricevente, e soprattutto è necessario evitare di compiere quelle operazioni che alzano il livello di guardia, essendo configurabili come atte ad aggirare i controlli che servono per identificare situazioni potenzialmente illegali.


Ne è un esempio il frazionamento di trasferimenti, operati in modo continuativo e costante, che possono essere annoverati come un tentativo di aggirare la normativa legata alla cifra massima trasferibile.

(vedi anche: Soldo)