Mobile wallet: cos’è e come funziona

Pagare in mobilità senza carte fisiche rappresenta la nuova frontiera dei metodi di pagamento. In quest’ottica troviamo anche i mobile wallet. Ma cosa sono e qual è il loro funzionamento?

La diffusione dei wallet digital o virtuali si è ben presto sposata con le funzioni tipiche dei servizi in mobilità. In particolare il mobile wallet è un’applicazione che permette di trasformare lo smartphone sul quale viene installata in uno strumento di pagamento. Quindi al di là di una definizione piuttosto semplice, ovvero quella di un portafoglio elettronico (wallet) da usare in mobilità (mobile), troviamo una gamma di servizi molto ampia e articolata.

Funzionamento

I presupposti per sfruttare uno dei vari mobile wallet disponibili è quindi quello di avere un device mobile con sistema operativo compatibile con l’app da scaricare ed ovviamente l’app stessa che offre servizi di pagamento. Nella scelta di queste app bisogna tener presente che non tutte permettono di sfruttare sia i sistemi di pagamento da remoto che di prossimità. Nel particolare ci possiamo trovare di fronte a tre possibili soluzioni:

  • Remote Payment (sistema di pagamento da remoto);
  • Proximity Payment (metodo di pagamento di prossimità);
  • programmi che sfruttano entrambi i metodi di pagamento.

L’uso delle due differenti modalità dipende anche dalla presenza di specifiche tecnologie sul proprio tablet o smartphone, come ad esempio quella NFC che è necessaria per i pagamenti in prossimità (ovvero senza contatto contactless). Ovviamente la scelta del sistema di pagamento è condizionata anche dal tipo di “pos” sul quale dovremmo effettuare il pagamento, che deve essere abilitato per almeno uno di queste due modalità di pagamento.

Oggi molti wallet mobili coniugano la modalità tipica del pagamento con la digitalizzazione delle carte di pagamento (per alcune app anche delle tessere per i trasporti e delle carte fedeltà) oltre che con le transazioni di tipo peer to peer (come ad esempio Jiffy).

Approfondimento: Pagamenti digitali.

Come pagare?

Come già accennato possiamo avere due possibili situazioni ‘base’ ovvero quelle dei pagamenti in prossimità e in remoto: vediamo come funzionano.

I pagamenti mobili in prossimità

Questa modalità sfrutta la tecnologia NFC che permette allo smartphone di dialogare con i Pos che sono compatibili con questo tipo di connettività. Il telefono nella pratica si trasforma in una serie di carte contactless che vengono memorizzate nell’app. Nella maggior parte dei casi è possibile indicare una carta predefinita per fare i pagamenti in default oppure selezionare di volta in volta quella da utilizzare. Semplicemente avvicinando il telefono al pos, quindi senza contatto, avviene il pagamento. In alcuni casi, ad esempio se la transazione è superiore a 25 euro, si deve inserire il pin o sfruttare il sistema dell’ID Touch se il device ne è munito.

I pagamenti in remoto

Questo sistema permette di utilizzare l’app per effettuare una serie di servizi tipici delle carte di pagamento o dei conti correnti come ad esempio:

  • ricariche telefoniche;
  • pagamenti di bollettini;
  • trasferimenti di denaro.

Di norma queste app permettono anche di avere informazioni utili in modo rapido legate ad esempio al controllo della lista dei movimenti o del saldo per arrivare fino a servizi più dettagliati come quelli di geocontrol. Questi permettono di gestire la funzionalità del wallet in base alla nazione d’impiego aumentando logicamente il livello di sicurezza.

Esempi

Le banche negli ultimi anni hanno mostrato grande interesse per i servizi di mobile banking, e come conseguenza hanno esteso le proprie ricerche anche per il mobile wallet. A questi si aggiungono quelli nati in modo del tutto indipendente dagli istituti di credito e ad esempio sviluppati dalle stesse aziende produttrici di sistemi operativi, come Apple e Samsung. Vediamo alcuni esempi per le differenti tipologie di offerte.

Apple Pay

Apple Pay è un mobile wallet non collegato direttamente ad una banca. Si tratta di un servizio che è stato pensato proprio per trasformare il proprio device Apple in un metodo di pagamento. E’ necessario possedere una carta di pagamento appartenente a una delle banche convenzionate con Apple Pay e quindi registrarla in essa. A questo punto quando si vorrà usarla per fare i pagamenti si dovrà semplicemente sceglierla e procedere con il riconoscimento tramite impronte digitali (o pin). I device compatibili sono:

  • iPhone (dal modello 6 in poi);
  • Apple Watch;
  • iPad (da Air 2 e Mini 3);
  • MacBook.

Fonte sito ufficiale Apple – Data: 26/03/2018

Tinaba

Tinaba nasce come un digital wallet completo che gli stessi sviluppatori hanno denominato ecosistema di servizi di pagamento e trasferimento di denaro. Tra le varie prestazioni comprese c’è anche quella tipica del mobile wallet. Rispetto agli altri mobile wallet non c’è bisogno di riferirsi a banche convenzionate con Tinaba. Tutto quello che serve è già compreso nell’App sviluppata in collaborazione con Banca Profilo che potrà essere utilizzata per fare i pagamenti presso gli esercenti convenzionati: si dovrà selezionare nella schermata dei servizi la dicitura Pagamenti.

Fonte sito ufficiale Apple – Data: 26/03/2018

App Postemobile

L’App Postemobile permette di registrare e dematerializzare le varie carte ricevute con Bancoposta. E’ stato abilitato sia per i pagamenti in prossimità che per quelli in remoto, e necessita di una sim Postemobile con tecnologia NFC. Permette di registrare una carta di debito e fino a 4 Postepay, ed è compatibile anche con carte di credito, carte fedeltà e le tessere per il trasporto pubblico di Milano e Torino. L’applicazione è disponibile per i device che utilizzano Android e Windows.

Per quanto riguarda i pagamenti in remoto denominati Semplifica è possibile:

  • pagare le bollette;
  • fare le ricariche;
  • compiere acquisti online presso esercizi convenzionati senza indicare gli estremi della propria card;
  • controllare il saldo della propria Sim oltre che movimenti e saldo del proprio conto corrente postale.

Fonte sito ufficiale Apple – Data: 26/03/2018