Piccole somme o grandi capitali: ecco le regole per investire online

Investire online è oramai alla portata di tutti. Proprio per questo non bisogna sottovalutare i rischi di un’attività che solo apparentemente può risultare facile ma che necessità, in realtà, una certa disciplina e la conoscenza di alcune regole fondamentali.

Attraverso i servizi di home banking è diventato molto semplice investire online, impiegando anche piccole somme, in prodotti tradizionali o più sofisticati, passando dai Titoli di stato (ma non solo italiani, spaziando dai titoli brasiliani a quelli greci per chi vuole rischiare di più, oppure in bond Norvegesi e in Titoli svizzeri per chi cerca la sicurezza della tripla A, ecc), ai derivati (come futures, opzioni, ecc), oppure facendo trading in materie prime o merci, o su valute.

Il numero di appassionati al trading online è divenuto crescente ed in buona parte ciò è dovuto alla semplificazione di accesso alle borse mondiali ed ai mercati regolamentati o no, un vantaggio che in alcuni casi si può convertire in uno svantaggio se non si usa il giusto atteggiamento.

Investire online e guadagnare: stabilire i propri obiettivi

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All’interno delle possibilità racchiuse genericamente nell’investire online, si va dalla scelta del conto deposito, all’acquisto di quote di fondi, oppure alle più classiche operazioni di trading online. In tutti i casi ci si trova di fronte a due scelte fondamentali: quella del miglior conto di gestione (sia un conto titoli, deposito o conto presso un broker), e dei servizi ad essi collegati, e quello degli obiettivi da raggiungere in funzione della remunerazione attesa, e del rischio relativo che ci si sente pronti ad affrontare.

Investire online o in modo tradizionale porta a dover fare delle scelte, sulla base di strategie ed informazioni che non sono mai intuitive, ma devono passare prima attraverso un procedimento di analisi e selezione, e poi ad una attività di monitoraggio che serve per vedere se ci si è scostati dal programma e dagli obiettivi iniziali ed apportare perciò dei correttivi.

Il ‘fai da te’ vs la consulenza: vantaggi e svantaggi

Quando si sceglie un servizio di consulenza, la maggior parte di queste valutazioni vengono delegate, pagando un prezzo per il servizio, ma si deve essere consapevoli che alcuni tipi di prodotti (come pct o conti deposito) saranno esclusi a priori in nome di altri strumenti che portano ad un ritorno economico anche per il consulente o promotore.

Quindi avvalersi di un buon consulente va bene ma non bisogna demandare tutte le scelte, mantenendo una certa autonomia, almeno per alcuni aspetti. Di contro il ‘fai da te’ può essere mediato dal servizio di consulenza reperibile online (un esempio si ha con Moneyfarm, anche se non si può contare su una consulenza veramente indipendente).

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In ogni caso non bisogna commettere l’errore di voler sfruttare la libertà del fai da te, accodandosi ai consigli trovati qua e là in forum, anche se dedicati all’investire online o non, mortificando l’importanza dell’unicità della propria situazione ed il ruolo fondamentale del successo legato alla personalizzazione del piano di investimenti.