Carta carburante – Vantaggi e svantaggi

Scegliere la carta carburante più adatta alle proprie necessità può non essere un’impresa facile soprattutto per i nuovi aspetti fiscali e gestionali.

Il 31 dicembre 2018 è andata in pensione in modo definitivo la scheda carburante, ponendo una serie di domande a coloro che ne facevano uso, chiamati a trovare dei buoni sostituti per la fatturazione elettronica entrata in vigore. Proprio per questo la carta carburante è diventata ancora di più una necessità, ma come scegliere?

Le cose da valutare sono logicamente molte anche se i benefit legati agli aspetti fiscali e gestionali relativi alla contabilità sono arrivati prendere il sopravvento su quelli legati all’uso della card stessa come ad esempio gli sconti sugli acquisti e tariffe agevolate per il rifornimento. Vediamo quindi alcuni consigli per scegliere al meglio (logicamente in base alle proprie necessità) oltre che due esempi pratici.

schede carburante

Una carta non vale l’altra

Innanzitutto, oggi può essere più utile richiedere una carta carburante brandizzata oppure generica?

La maggioranza delle carte carburante in circolazione, essendo legate ai loghi delle stazioni di servizio (per esempio la carta Eni, la Q8, la Tamoil, la Esso, ecc), presentano da una parte una politica di vantaggi legati proprio a quella carta come raccolta punti, oppure delle condizioni agevolate per lubrificanti, tariffe sui carburanti ecc, ma dall’altra presentano il limite dell’utilizzo solo presso le stazioni di servizio che hanno lo stesso logo.

Questo riduce la libertà di scelta sui tragitti (in generale si è costretti a scegliere i tragitti dove si trovano le stazioni di servizio convenzionate) e limita anche l’aspetto del risparmio poiché non si può scegliere il rifornimento al miglior prezzo in senso assoluto.

Quando si deve scegliere una carta carburante si devono fare vari tipi di valutazione a partire da quelli logistici per arrivare a quelli fiscali e gestionali in riferimento soprattutto:

  • all’adeguamento alla nuova modalità di fatturazione;
  • all’offerta di una gestione semplificata delle spese fatte e della loro contabilizzazione.

Per quanto riguarda questi due aspetti le carte con brand delle compagnie petrolifere rimangono generalmente un poco indietro anche se non mancano eccezioni come nel case della Multicard Eni. Detto questo, per fortuna le card brandizzate non rappresentano l’unica scelta possibile. Vediamo per questo due alternative di carte generiche come la DVK e la Soldo Drive oltre Eni Multicard con un focus su costi e funzionalità.

DKV

carta carburante dkv card

Con questa carta carburante si può fare rifornimento in qualsiasi stazione di servizio dove è esposto il logo DKV, sia in Italia che nei vari Paesi europei, senza doversi preoccupare sul logo della stazione di servizio. Tra le stazioni di servizio ‘convenzionate’ possiamo trovare diversi brands come ad esempio IP, Eni, Esso, Tamoil, Q8, le Pompe Bianche, ecc. Inoltre non ci sono dei limiti prefissati di acquisto, e non ci sono limiti sulle dimensioni del parco mezzi dell’azienda potendo assegnare una carta DKV a ogni autista presente.

La carta può essere usata anche per pagare i pedaggi stradali o per fare riparazioni, cambio di pneumatici, o per i servizi di noleggio, sempre nei numerosi punti convenzionati. Grazie ai servizi collegati, come quello di assistenza Invoice Service si ha una semplificazione e ampia trasparenza sulla fatturazione, mentre con la card Climate si ha una carta ecosostenibile. La carta DKV si richiede online, e sempre via web si possono bloccare o attivare, oltre che rendere più personalizzate le spese accettate. Per quanto riguarda i costi sia la DKV Card che la versione Eco hanno un canone mensile di 0,99 euro con promo al 50% altrimenti il costo è pari a 2 euro.

La seconda card, chiamata nel particolare DKV CARD CLIMATE, garantisce anche l’accesso al servizio di compensazione climatica: ogni litro di carburante acquistato nel rifornimento, una parte viene destinata a progetti di tutela ambientale. Il tutto è gestito in collaborazione con Myclimate.org che si occupa di selezionare i progetti ‘ad hoc’ (a novembre 2019 risultano attivi ad esempio fornelli a biomassa in Cina e fornelli solari in Madagascar) fornendo così un contributo concreto all’abbattimento della CO2. Questo porterà al rilascio di una certificazione apposita per l’azienda con un conseguente miglioramento della visibilità.

N.B. Se si necessita di assistenza si può chiamare il numero di rete fissa a +39 02 74201511

Soldo Drive

soldo drive


Anche con la Soldo Drive non si ha il bisogno di rivolgersi a una stazione di servizio convenzionata, ma si può fare rifornimento dove si preferisce potendo scegliere con più libertà sia gli itinerari che le pompe di benzina che espongono i prezzi migliori. Pagando con la carta Soldo si passa direttamente alla contabilità elettronica, che grazie alla Web Console, risulterà sia semplificata che più semplice da riorganizzare e gestire. In più tutto è personalizzabile potendo indicare ad esempio importi diversi di spesa per ciascun collaboratore al quale è stata assegnata.

Non solo a richiesta Soldo offre anche il servizio di riconciliazione di tutte le fatture elettroniche per poterle inviare in modo più facile al proprio commercialista o al reparto dall’azienda che si occupa della contabilità (approfondimento: Vantaggi home banking). La Soldo Drive, essendo una ricaricabile, va dotata della somma necessaria per sostenere gli acquisti e per farlo è possibile anche usare un punto Sisal o con un semplice bonifico bancario. La richiesta di ogni carta va fatta online, e prevede un contributo una tantum di 5 euro. Invece il costo di gestione mensile è fissato a 2 euro.

(Fonte: sito ufficiale Soldo – Data: 15 novembre 2019)

Eni

carta carburante eni

La carta Eni prende il nome di Multicard ed è disponibile in tre tipologie differenti in funzione della flotta aziendali (sia come tipologia che numero di mezzi). Queste cards sono accettate esclusivamente nelle stazioni di servizio Eni che in base a quanto si legge sul sito ufficiale sono circa 4300.

Nel caso di tutte e tre le alternative gli acquisti effettuati possono essere riepilogati in un’unica fattura, scaricabile online con un documento pdf, Tft o Excel, il tutto anche da app. I costi standard sono 4 euro come quota associativa annua (solo per i nuovi clienti) a cui si aggiunge il canone trimestrale Titolare pari a 15 euro che non è previsto per la tipologia Easy.

N.B. Queste sono condizioni generiche che possono variare in funzione di alcune convenzioni che Eni può sottoscrivere con Ente ed associazioni come ad esempio quella in corso con Confcommercio.

(Fonte: sito ufficiale Eni – Data: 15 novembre 2019)

Conclusioni

Una buona carta carburante deve garantire in primis il massimo controllo sulle spese fatte dai propri collaboratori ai quali è stata assegnata. Quindi nel caso specifico deve permettere l’uso solo per i rifornimenti di carburante ed eventualmente qualche servizio accessorio. In seconda battuta dovrebbe garantire una gestione semplificata, considerate le difficoltà spesso legate alla burocrazia.

A meno di particolari convenzioni (possibili quasi sempre solo per le aziende di maggiori dimensioni) le carte monomarca sono quelle che causano più limiti. Per quelle multimarca si può invece guardare ai costi, ma soprattutto ai servizi accessori che sono effettivamente offerti.