Soldo Drive: come funziona la carta carburante Soldo

Soldo Drive rappresenta un chiaro esempio di carta carburante moderna in cui si uniscono comodità e convenienza. Si tratta di una soluzione già adeguata alle più recenti normative.

Soldo Drive è l’ultima proposta della società omonima attiva fin dal 2015 ed autorizzata dalla FCA. Si tratta di un’innovativa carta carburante richiedibile con una semplice registrazione della durata di circa 5 minuti (Fonte: sito ufficiale Soldo Drive – Data: 11 dicembre 2018). Più nel particolare si tratta di una carta prepagata, che sfrutta il circuito MasterCard (e fin qui è simile alle altre card della stessa società), ma che deve essere usata per l’acquisto di carburante. E’ inoltre già abilitata alle novità che sono state introdotte in materia di detrazione fiscale per gli aventi diritto.


A riguardo bisogna considerare in particolare due date: il 1 novembre e il 31 dicembre, entrambi del 2018. Ricordiamo infatti che dal 1 luglio 2018 l’acquisto di carburante, perché sia detraibile, non può avvenire in contanti.

A partire da tale data si può usare una carta carburante o un sistema di pagamento elettronico. Quindi Soldo Drive rientra pienamente nella normativa e potrà essere usata anche per la compilazione della scheda carburante che potrà essere ancora usata fino al 31 dicembre 2018. Da tale scadenza entrerà in vigore ufficialmente la fatturazione elettronica e sarà necessario che ci sia un’integrazione tra i sistemi di pagamento e la fattura elettronica stessa: Soldo Drive è già stato abilitato anche per questa funzione.

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Chi può usarla e quali vantaggi assicura?

La carta Soldo Drive può essere richiesta sia da un’azienda (ad esempio per i propri dipendenti) che da un professionista o lavoratore autonomo, che voglia (e possa) detrarsi le spese per il rifornimento di carburante. Soprattutto nel primo caso parliamo di una scelta che semplifica molto la sfera contabile. Infatti, già oggi, se un dipendente di un’azienda compie un acquisto di carburante usando un mezzo di pagamento elettronico proprio (quindi non intestato all’azienda) deve poter dare poi prova che l’acquisto ha riguardato una spesa non personale. Non solo deve compilare una nota per il rimborso spese con la società, che a sua volta dovrà fare il rimborso tramite un bonifico perché tutto sia tracciato.

Se un’azienda richiede la Soldo Drive per i propri dipendenti (approfondimento: Come gestire le spese dei dipendenti), innanzitutto può decidere quanto caricarla (la ricarica avviene con un semplice bonifico) potendo stabilire anche importi differenti ai vari impiegati, valutati a seconda della frequenza con la quale si fanno, ad esempio, i rifornimenti. Il tutto sarà già tracciabile a monte. Il sistema offerto da Soldo permette infatti di monitorare in tempo reale le spese fatte e di poter usare i rendiconti ai fini fiscali.

Riassumendo fin qui vediamo che l’uso di una carta Soldo drive permette di semplificare:

  • i pagamenti da parte dei dipendenti che non dovranno usare mezzi di pagamento propri per poi dover seguire una serie di iter burocratici spesso complessi;
  • la contabilità per i titolari di partita Iva che potranno separare senza problemi i costi personali e quelli aziendali ed ottenere così una semplificazione della documentazione contabile da dare ogni mese al proprio commercialista;
  • la componente burocratica a 360° per le aziende che possono usufruire anche di un maggior controllo e trasparenza per i rimborsi spese legati ai rifornimenti.

Cosa ha di diverso da una normale carta carburante?

Le carte carburante normalmente sono brandizzate, quindi possono essere usate solo presso il marchio che ne prevede l’emissione: ad esempio con una carta carburante Eni si può fare rifornimento solo presso i distributori Eni, e così via. Pur offrendo un sistema di fidelizzazione, presentano due limiti:

  • non permettono di scegliere in libertà la stazione di servizio che ha il prezzo più conveniente in quel momento (benzina, diesel, gpl, ecc);
  • possono presentare dei limiti anche per le stazioni di servizio poste fuori dai confini italiani (solo alcune carte carburante non prevedono questo limite).

Soldo Drive in primis non prevede un limite al numero di carte intestate all’azienda che possono essere richieste. Queste offrono la totale libertà di decidere dove fare il rifornimento. L’azienda può decidere anche di richiedere carte aggiuntive all’occorrenza il tutto facilmente dal proprio pc oppure smartphone, e sempre allo stesso costo. Una carta Soldo Drive costa 2 euro al mese.

(Fonte: sito ufficiale Soldo Drive – Data: 11 dicembre 2018)

Cosa accadrà con la fatturazione elettronica?

Come già detto all’inizio le carte Soldo Drive, sono state già tutte abilitate per l’integrazione con il sistema della fatturazione elettronica. Dal 1 gennaio 2019 l’azienda (o il titolare delle Soldo Drive) dovrà solo dare l’accesso a Soldo alle fatture elettroniche. Sarà poi il sistema innovativo adottato dalla società inglese che in modo automatico selezionerà le carte Soldo drive per le fatture elettroniche fornendo il relativo report ogni mese (in caso di più carte sarà possibile contabilizzare il report integrato). Tale documentazione potrà essere scaricata e stampata oppure inoltrata direttamente online a chi tiene la contabilità e/o commercialista.

N.B: L’accesso alle fatture elettroniche potrà essere fatto tramite PEC, SDI oppure caricando i documenti XML sulla web console.

Approfondimento: App per gestire i soldi.

Come si richiede e quanto costa?

Per richiedere una o più Soldo Drive bisogna per prima cosa fare la registrazione, che non ha alcun costo:

Poi una volta terminata la registrazione, ed effettuato il login sarà possibile richiedere le carte Soldo Drive delle quali si ha bisogno. Per ogni emissione si pagherà un prezzo una tantum di 5 euro. Il canone mensile, come detto, è invece di due euro.

Non sono previsti conti di ricarica e neppure commissioni per il pagamento del carburante se non per quelli effettuati in una divisa diversa dall’euro (in tal caso si avrà un costo pari all’1% del transato). E’ infine possibile trasferire il denaro da Soldo al conto aziendale. In questo caso non si avranno costi solo se il bonifico avviene verso un conto italiano altrimenti si pagherà una commissione fissa di 3,50 euro.

(Fonte: sito ufficiale Soldo Drive – Data: 11 dicembre 2018)