Richiesta, requisiti e funzionamento delle carte revolving

Cos’è?

La Carta Revolving è un mezzo di pagamento appartenente alla categoria delle carte di credito, caratterizzato dalla possibilità di rateizzare il saldo di fine mese. Grazie a questo strumento il cliente accede a dei veri e propri finanziamenti.

Come utilizzarla?

Le possibilità di utilizzo sono identiche a quelle di una classica carta di credito: potrai quindi prelevare contante in Italia e all’Estero presso gli sportelli automatici ATM ed effettuare acquisti on-line o presso le attività commerciali convenzionate.
Rispetto alla carta di credito varia soltanto la modalità di rimborso della cifra spesa.

Come avviene il rimborso?

È proprio questa la caratteristica principale di questo strumento di pagamento: potrai rimborsare a rate la spesa effettuata.

Molti enti emittenti ti offrono inoltre la possibilità di far variare la rata mensilmente in base alle esigenze del cliente.

Per comprenderne al meglio il funzionamento ti proponiamo il seguente esempio:

Se il valore totale dei tuoi acquisti mensili è pari a 1.000 euro potrai scegliere se rimborsarlo interamente il mese seguente oppure mediante il pagamento di 18 rate da 55 euro ciascuna. Potrai decidere inoltre se farti addebitare l’importo delle rate direttamente sul conto corrente o mediante bollettini postali.

Nell’esempio non sono considerati gli interessi da corrispondere alla banca.

Non si è tenuto conto per semplificazione delle regole di rimborso maggiormente diffuse.
In genere il limite massimo di rimborso a saldo è del 50% del plafond (ad esempio se ho un plafond mensile di 1600 euro, se effettuo acquisti nel mese per complessivi 800 euro posso decidere di rimborsarli nel mese successivo, a saldo, viceversa la parte eccedente verrà addebitata il prossimo mese).

Inoltre normalmente le società emittenti fanno in modo che ciascun utilizzo venga rimborsato entro 18 mesi, pertanto l’importo della rata è pari a 1/18 della spesa effettuata e, con un importo minimo che varia dai 25 euro ai 50 euro (questo per evitare di ingessare il plafond).

Quindi il funzionamento di una carta di credito Revolving può essere accomunato a quello di un normale prestito: la banca infatti mette a disposizione del cliente un fido liberamente utilizzabile e rimborsabile in comode rate mensili. Al contrario del prestito tradizionale però le rate di rimborso, al netto degli interessi, vanno a ricostituire il capitale a disposizione del cliente. In più il rimborso è flessibile, ed è dovuto solo se il fido accordato viene effettivamente utilizzato dal cliente.

Come scegliere la migliore?

Gli elementi che dovrai valutare per scegliere la carta revolving migliore sono:

  • TAN
    È il Tasso Annuo Nominale ed è utilizzato per calcolare, in base al finanziamento ed alla sua durata, la quota d’interesse sostenuta dal debitore. Questa, sommata alla quota capitale, è utilizzata per il calcolo della rata di rimborso. Nel TAN non sono conteggiate spese e commissioni.
  • TAEG
    È il Tasso Annuo Effettivo Globale ed individua il costo reale del prestito per il cliente. In questo indicatore sono considerate spese e commissioni.
  • Spese Fisse
    Ti consiglio di prendere in considerazione le voci di costo della carta revolving relative alla quota associativa ed ai costi inerenti l’invio dell’estratto conto perché possono raggiungere anche importi cospicui e quindi incidere sulla reale convenienza di un prodotto rispetto ad un altro.

Come richiederla?

Potrai richiedere la carta revolving all’istituto di credito che reputi più conveniente, presentando un documento di identità valido, il codice fiscale, gli estremi del conto bancario e la busta paga.
Ricordo infine, che l’accettazione della richiesta è a discrezione dell’emittente, che valuterà soprattutto il grado di solvibilità del richiedente: ovviamente maggiori sono le garanzie a riguardo, maggiore sarà la probabilità di ottenere la carta revolving desiderata.