Investimenti finanziari, sicuri o a maggior rischio? Consigli utili

Capita spesso di sentire parlare di investimenti finanziari, ma sappiamo davvero cosa si intende con queste due parole?

Cosa sono gli investimenti finanziari? In estrema sintesi si tratta di ‘impieghi’ dei propri risparmi che avvengono su strumenti finanziari, e si contrappone all’investimento reale (come ad esempio una casa, un’attrezzatura, ecc). Ciò che accomuna ogni tipologia di investimento sta nel fatto che l’investitore rinuncia a spendere del denaro per i consumi e lo destina all’acquisto di prodotti e servizi per cercare di ottenere un profitto. Quest’ultimo (che negli investimenti finanziari viene indicato con il rendimento) varia a seconda che si scelgano i prodotti a maggior rischio o quelli più sicuri.

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Rendimento e rischio

Se si sta valutando la possibilità di fare uno o più investimenti finanziari, bisogna capire bene il tipo di legame che c’è tra il rendimento che si può ottenere (a meno che questo sia contrattualmente garantito) con il rischio che bisogna correre. In senso assoluto:

“maggiore è il rischio e maggiore è il compenso che si può ottenere per accettare di farsi carico di un rischio molto elevato, che può portare non solo a un rendimento inferiore di quello preventivato ma anche alla possibilità di perdere i propri risparmi in tutto o in parte.“

Viceversa nel caso di un investimento ‘sicuro’, la banca o la Sim che propone il fondo non è obbligata a garantire dei tassi di rendimento elevati, tranne nel caso in cui abbiano bisogno di far fronte a un’urgenza. Quest’ultima ipotesi la si incontra spesso quando una banca propone un conto deposito con tassi di rendimento molto più elevati rispetto alla media di mercato. In questi casi, per la sicurezza dei propri risparmi, si dovrebbe scavare a fondo per scoprire la ragione di questa scelta (ad esempio uno squilibrio finanziario, delle scadenze di debiti imminenti, ecc).

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Durata e tipologia

Ci sono tante differenze da considerare prima di valutare i vari investimenti finanziari. Tra i fattori più complicati da gestire c’è quello dell’orizzonte temporale durante il quale l’investimento rimane ‘bloccato’ (a meno di piccoli cambi o aggiustamenti). Una buona scelta dovrebbe puntare sempre sulla diversificazione. Questa va calcolata anche su orizzonti temporali diversi che siano per la maggioranza mantenibili. La scelta dell’orizzonte temporale a sua volta condiziona la diversificazione e l’individuazione del tipo di investimento che si vuole fare.

Ad esempio se si vuole optare per un fondo monetario non si ha il vincolo di un orizzonte lungo, mentre per le obbligazioni bisogna considerare la duration e il naturale corso e scadenza collegati. Per le azioni l’approccio di base (cioè non speculativo) non dovrebbe essere al di sotto del medio termine anche se in questo ambito molto dipende dal momento in cui scegliamo di fare l’investimento. Riassumendo, prima di scegliere un investimento, si dovrebbe fare una programmazione adeguata stabilendo:

  • la parte di risparmi ai quali posso rinunciare, ovvero che non mi servono per i consumi (se però li ho già destinati a un impiego futuro, come ad esempio l’acquisto di un immobile lo devo considerare);
  • la durata per la quale posso rinunciare;
  • il livello di rendimento che vorrei ottenere.

Fatte queste valutazione si può passare definire l’assets class, ovvero il portafoglio di investimenti, che potrà essere più o meno articolato. Se ho poca esperienza negli investimenti, ci si dovrebbe far aiutare comunque da esperti che abbiano però la nostra fiducia.

Nella scelta degli investimenti finanziari più adatti alle proprie necessità è infine necessario valutare anche la modalità con la quale saranno maturati i rendimenti. A riguardo è essenziale valutare se si ha bisogno di integrazioni periodiche (ad esempio con lo stacco di cedole o rendimenti spot), oppure di far crescere il capitale, od ancora di situazioni miste.

Tra cosa scegliere?

Facendo un discorso il più ampio e generico possibile le varie categorie di investimenti finanziari possono essere suddivise in:

  • azioni o fondi azionari (qui possono rientrare anche quelli classificati come dinamici);
  • obbligazioni, fondi obbligazionari e fondi bilanciati (hanno generalmente una maggioranza di obbligazioni mentre la quota riservata a azioni è molto più contenuta);
  • fondi monetari (obbligazioni a breve termine o in scadenza);
  • pronti contro termine e conti deposito;
  • investimenti in valute diverse;
  • investimenti in criptovalute;
  • trading forex, cfd, opzioni binarie, ecc.

Esiste infine la possibilità di acquistare polizze assicurative che sfruttano a loro volta investimenti in fondi.

Quali requisiti servono per investire?

Il primo requisito è quello del profilo Mifid, che vedremo poi in un capitolo a parte. Per il resto gli investimenti possono essere fatti dai maggiorenni, che siano residenti in un Paese in cui è esclusa l’offerta (ad esempio di norma non sono accessibili per i residenti Usa). Bisogna poi avere un budget che sia sufficiente a coprire la tipologia di investimento che si intende fare. In molti casi si deve avere un conto adatto per poter conservare gli investimenti, oppure per poter fare trading, ecc.

Per fare un esempio pratico se invece si vogliono sottoscrivere pronti contro termine bisogna avere un conto o dossier titoli collegato al conto corrente con la banca con al quale si firma il contratto. Stesso discorso per quanto riguarda azioni, obbligazioni, derivati, ma anche fondi comuni di investimento che necessitano appunto di un conto dossier titoli.

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Gli investimenti sotto forma di polizze assicurative invece non richiedono un conto di appoggio (il discorso è diverso se si scelgono quelli con versamento periodico o Pac) mentre un conto deposito normalmente deve essere associato ad un conto corrente che viene utilizzato si per alimentarlo che per ricevere gli interessi creditori maturati.

Infine, per il trading in forex, Cfd o opzioni binarie è sufficiente avere un conto con il broker o la piattaforma con la quale si investe. In base a quanto detto, prima di scegliere il tipo di investimento si deve quindi anche valutare se si vuole cambiare il proprio conto corrente e cosa offre la propria banca come dossier titoli

Sicurezza

Quando pensiamo al mondo degli investimenti finanziari, difficilmente ci concentriamo sulla sicurezza, mettendo attenzione soprattutto su costi e guadagni. Invece si deve tener ben presente il limite della profilatura, che oggi deve avvenire per legge a seguito della direttiva Mifid. In questo modo, compilando o rispondendo in modo sincero e consapevole, alle domande previste dal questionario, si conoscerà in modo chiaro la propria propensione al rischio, che permetterà anche di individuare quello che può essere l’investimento ideale per noi.

Se siamo poco propensi al rischio, allora non dovremo andare oltre un fondo obbligazionario, mentre per chi ha propensione al rischio la scelta si estende anche alle azioni o fondi azionari più o meno aggressivi.