Libretto deposito nominativo di prestito sociale Coop: quali tassi?

Il libretto postale è sicuramente la più famosa forma di deposito a risparmio, il suo successo ha spinto negli anni anche le banche a strutturare prodotti simili. Anche la coop oggi propone un libretto di deposito: quali le differenze? Quali i vantaggi e gli svantaggi? E’ un investimento altrettanto sicuro?

Investire e fare la spesa nello stesso momento

Il libretto di deposito Coop è un prestito sociale che si fa presso la propria Cooperativa, per aprirlo è infatti necessario recarsi presso uno degli uffici presenti nei punti vendita con la Carta Socio, un documento di identità e il codice fiscale.

Le operazioni sono gratuite ma hanno dei limiti, stabiliti dalla norma antiriciclaggio: 250 euro al giorno e 999,99 euro settimanali per i prelievi in contanti, diversamente è possibile utilizzare assegni mentre, solo in alcuni negozi, è concesso il bonifico bancario ( con il limite di 1 disposizione al giorno di 5.000 euro e 4 disposizioni mensili per un massimo di 10.000 euro totali).

Le cooperative presenti in Italia sono diverse e ognuna ha una struttura autonoma, le più grandi sono Unicoop Firenze, Coop Adriatica. A seguire Coop Nordest, Unicoop Tirreno, Coop Lombardia, poi le più piccole Coop Estense, Coop centro italia, Coop Liguria, infine Nova Coop.

Il libretto è considerato effettivo esclusivamente nelle coop di riferimento, primo limite di utilizzo non trascurabile. Altra caratteristica molto pubblicizzata è la possibilità di ottenere carte socio esclusive gratuite, anche di credito, pratiche per pagare la spesa e avere l’addebito solo a fine mese, utili per ricevere più punti fedeltà.

Coop Lombardia per esempio ne ha due: SocioCoop Di più e Ri Money. L’ammontare massimo del prestito sociale di ciascun Socio è di 36.000 euro, il calcolo degli interessi annuale con capitalizzazione il 1 gennaio di ogni anno o entro il mese successivo alla data di richiesta di rimborso e estinzione del libretto. I tassi di interesse sono diversi da cooperativa a cooperativa, nell’esempio di Coop Lombardia sono a scaglioni partendo dall’1,1% lordo per saldi fino a 4.000 euro, fino a 2,1% per la parte eccedente i 17.000 euro.

Libretto deposito coop vale quello delle Poste?

La nostra risposta è: NO, quantomeno in sicurezza. Dietro il libretto postale c’è la garanzia dello Stato Italiano, dietro il libretto coop ci si affida al solo patrimonio della cooperativa dove si è soci prestatori, che rende l’investimento molto simile a un’obbligazione (Coop Argenta è fallita nel 2003 e Coop Adriatica nel 2010 ha dovuto far ricorso ad operazioni straordinarie per evitare la perdita).

Non c’è ovviamente la copertura FIDT, riservata alle banche. Inoltre i tassi offerti non sono particolarmente allettanti, non al pari di un’obbligazione a cui il libretto va paragonato, piuttosto che al libretto postale.

Per chi può essere vantaggioso quindi? A nostro avviso per i soci coop che fanno frequentemente la spesa, associando la ottima carta gratuita Socio Coop, con addebito a fine mese sul libretto di prestito sociale e che aggiunge ulteriori punti fedeltà. Altri vantaggi sono: non c’è importo minimo di deposito, non c’è imposta di bollo. Consigliamo in ogni caso di versare somme basse, non superiori ai 5.000 euro.