Swap e derivati: cosa sono e come funzionano?

Gli Swaps sono diventati, almeno nel nome, tra gli strumenti derivati più conosciuti. Ma in realtà che cosa rappresentano e qual’è la loro ‘reale’ funzionalità tra speculazione, possibili guadagni e tutela del rischio?

Tra i derivati, quelli che hanno assunto un ruolo centrale non solo nell’ambito degli investimenti veri e propri, quanto anche in quello dei mutui sono gli swap, che nella loro definizione in inglese stanno ad indicare uno “scambio”.

Tuttavia, rispetto ad altre tipologie di prodotti simili, non c’è mai lo scambio di assets, ma semplicemente di “flussi finanziari”. La tipologia più usata, in modo del tutto inconsapevole, anche da coloro che non sono avvezzi a fare investimenti, sono gli interest rate swap, che consistono in uno scambio di flussi di interessi a valori e scadenze prefissati (uno fisso e uno variabile). Si tratta infatti di uno strumento usato dalle banche per “assicurarsi” nell’erogazione dei mutui a tasso fisso, e che in ultima analisi impatta proprio sul costo complessivo che il finanziamento avrà sui mutuatari stessi.

Caratteristiche generali degli swap

Anche se dal un punto di vista di mera definizione (intesa come scambio di flussi finanziari il cui valore è “derivato” da quello del sottostante), può sembrare uno strumento di facile utilizzo, di fatto rientrano a pieno diritto negli strumenti finanziari complessi.

Lo swap è nato negli anni ’80 come uno strumento di protezione di fronte al rischio collegato soprattutto alle fluttuazioni di valore del sottostante, il che ne ha definito abbastanza bene le caratteristiche principali, indipendentemente dal tipo di swaps scelti, e di conseguenza del sottostante di riferimento (vedi anche Come investire in borsa).

Inoltre la natura di derivato, li ha in breve tempo (soprattutto dopo gli anni 2000) tramutati in strumenti altamente speculativi, un tipo di impiego che si è però ridotto nel tempo, soprattutto a causa di una serie di sentenze che nel pieno della crisi hanno giudicato nulli i contratti di swap connotati di mera speculazione (vedi anche Commissioni trading online).

Possibili pro e contro

Una delle caratteristiche degli swaps è legata proprio al mantenimento di un ruolo di copertura dal rischio, nel momento della loro creazione, senza che ciò lo privi ovviamente anche della natura speculativa che poi si ha tramite la loro negoziazione nei mercati finanziari. Questo è anche uno dei principali vantaggi, così come la grande flessibilità di utilizzo, una forma chiara e ben definita, e un’ampia varietà di scelta tra cui ad esempio:

  • currency swap ovvero scambio di flussi in valute diverse;
  • differential swap come flussi scambiati di tassi variabili in valuta diversa;
  • basis swap scambio di tassi variabili diversi nella stessa valuta;
  • l’equity swap che regola il pagamento/scambio di guadagni rendimenti su fondi comuni, ecc.

Il principale svantaggio è il “rischio” di controparte e cioè che una delle due parti non rispetti il contratto, rimanendo insolvente. A questo si aggiunge anche una certa complessità di utilizzo, che non li rende adatti a chi non ha una certa esperienza a riguardo.