Conti offshore: istruzioni per l’uso

Paradisi fiscali e conti offshore sono quasi sempre collegati a situazioni al limite della legalità. Ma è davvero cosi? Cosa sono in realtà e come è possibile procedere alla loro apertura e gestione?

Prima di affrontare la questione sul “come aprire un conto offshore” bisognerebbe porsi un’altra domanda, ovvero se sia conveniente oppure no. La questione infatti si riduce al tipo di uso che si intende farne visto che, con l’adeguamento alle disposizioni internazionali in materia di trasparenza e antiriciclaggio, il numero di Paesi, un tempo solidi baluardi del segreto bancario (vedi anche Conto cifrato), è in caduta rapida.

Quindi se l’apertura di conti bancari offshore è motivata dalla difesa della privacy in senso assoluto (ovvero anche riguardo al fisco) allora è più opportuno valutare soluzioni un po più complesse, che affiancano al sistema utilizzato nei vari paradisi fiscali, anche uno schema di creazione delle posizioni bancarie creato appositamente, fermo restando che bisogna fare attenzione al sottile limite che tiene separato ciò che è legale da ciò che non lo è.

Cos’è e come funziona?

Il significato di “conto corrente offshore” è sommariamente quello di un rapporto bancario aperto in un’altra giurisdizione rispetto al proprio Paese di residenza che, molto spesso, ,coinvolge quelle realtà che vengono additate come Paradisi Fiscali, considerate le condizioni “agevolate” riservate a livello fiscale (non è detto anche sotto il punto di vista dei costi di gestione dei conti che normalmente sono abbastanza esosi).

Quindi per le procedure di apertura e di gestione si rimanda ai regolamenti vigenti in ciascun Paese di riferimento, anche se ormai l’operatività viene svolta comodamente online un po ovunque, mentre rimangono delle limitazioni legate alle fasi di apertura (vedi anche Carta prepagata per bonifico estero).

Come aprire i conti offshore?

Le strade normalmente percorribili sono due:

  • recarsi fisicamente di persona nella banca di interesse;
  • affidarsi a delle agenzie specializzate, che consegnano prodotti perfettamente funzionanti ma dietro il pagamento di commissioni variabili, sia in funzione del tipo di conto che delle difficoltà legate a quella realtà (vedi anche Tassazione conti correnti).

In alcuni Paesi che prevedono un po più di ‘elasticità’ è infine possibile trovare banche che, allegando dei documenti specifici di riconoscimento (ottenibili tramite attestazioni da parte del Comune o/e della questura), consentono l’evasione delle procedure online. Si tratta però ancora di situazioni piuttosto limitate e, prima di procedere, bisogna richiedere in modo specifico:

  • documentazione necessaria;
  • costi collegati;
  • se si tratta di un iter di “pre” apertura o se esaurisce l’intera procedura.