Il conto corrente vincolato garantisce veramente alti rendimenti?

Perché si dovrebbe preferire un conto corrente vincolato e a chi conviene utilizzarlo. Le condizioni che lo caratterizzano, i costi collegati e tutto ciò che è utile sapere.

La tipologia del conto corrente vincolato nasce nel settore business, essendo spesso utilizzato per dare maggiore flessibilità ai contratti di factoring, e ai crediti dati a garanzia delle prestazioni tenuti “congelati” su un apposito conto.

Ma da qualche anno si è estesa anche alla clientela retail, come forma alternativa ai conti correnti con remunerazione medio-alta e ai conti deposito vincolati (vedi anche Interessi conto deposito Bancoposta). In pratica assomigliano più a questi ultimi anche per quanto riguarda la normativa sul bail in.

Definizione e funzionamento

Si tratta di un conto corrente, sopra il quale la banca svolge anche un servizio di “custodia” di una parte di liquidità, impegnandosi all’applicazione di un tasso di interesse più elevato rispetto a quello del rapporto di base. Di contro il titolare del conto si impegna a non usare la disponibilità vincolata per tutta la durata indicata nel contratto.

Qualora non rispettasse questa condizione, la banca applicherà una penale, che ha generalmente un valore non inferiore al 2% e che difficilmente supera il 3% (bisogna controllare il foglio informativo del proprio contratto, che si tratti di Bnl, Unicredit, ecc).

Quindi come funziona?

Se si ha una giacenza media che arriva alla cifra minima accettata dalla banca si deve stipulare l’apposito contratto che non prevede l’apertura di un nuovo rapporto (come accade invece per il conto deposito).

Una volta concluso il contratto di “vincolo” la somma indicata sul contratto viene “congelata” nel senso che diventa indisponibile. Le eccedenze invece potranno essere usate in modo normale. Se si ha bisogno di svincolare una parte della somma bloccata si deve fare apposita richiesta, e si subisce l’applicazione dell’eventuale penale.

Se invece si arriva al termine del vincolo, la banca provvederà a scongelare il capitale, e liquiderà gli interessi maturati durante il periodo contrattuale.

Esempi

Tra le grandi banche Bnl e Unicredit prevedono questo tipo di servizio. Unicredit parte da 10 mila euro come cifra minima e prevede una somma massima di 5 milioni di euro. La durata del vincolo è di 24 mesi e si può ottenere un rendimento dello 0,1%.

Bnl è più flessibile per la durata dei vincoli, prevedendo quello minore fermo a 6 mesi, o in alternativa a 12 mesi. Il rendimento non cambia pari a 0,01%.

Vantaggi rispetto a un conto deposito

Il vantaggio è soprattutto di ordine pratico, poiché non si deve gestire un conto corrente e a parte un conto deposito. Ma se si desiderano rendimenti migliori ci si deve riferire sempre a questi ultimi. Ad esempio il conto deposito libero di CheBanca applica un tasso dello 0,25%, quello vincolato a 12 mesi lo 0,80% (vedi anche Numero verde CheBanca).