Interessi conto deposito vincolato postale per correntisti Bancoposta: deposito minimo, rendimento e costi di gestione

Banco Posta non offre ancora oggi un reale conto deposito. Come investire i propri risparmi in funzione dell’abbassamento dei tassi per i libretti ed i buoni postali?

Ci sono dei cambiamenti che non fanno bene alle tasche dei risparmiatori, come hanno dovuto prendere coscienza coloro che un tempo usufruivano degli elevati rendimenti dei libretti di risparmio e dei buoni fruttiferi delle Poste Italiane, dato che ormai da qualche anno non è più così.

Con la nascita del servizio BancoPosta e l’aumento dei costi di gestione da una parte, e l’andamento via via più deludente dei Titoli di Stato, i tassi di interesse garantiti si sono sempre più ridotti, tanto che ad oggi un libretto postale nominativo rende un modesto 0,20% lordo.

I rendimenti dei buoni fruttiferi non sono più tali da far crescere in modo esponenziale il capitale investito, e nella maggior parte dei casi si rimane al massimo in linea con il tasso di svalutazione. In più Poste Italiane non ha saputo rinnovare la propria offerta per la raccolta e la gestione del risparmio a basso rischio, dato che non ha lanciato un conto deposito bancoposta, rimanendo ancorata a prodotti per certi versi superati.

Tuttavia il restare fedeli a questi strumenti, per nostalgia o poca informazione sulle alternative, rischia di costare abbastanza in termini di risparmio non realizzato, dato che di soluzioni altrettanto sicure ma più generose non mancano.

Come investire i risparmi a basso rischio?

La soluzione più comoda e facile è quella dei conti deposito di altri istituti bancari (in molti casi con bassi costi di gestione), che non solo offrono le stesse garanzie di cui usufruiscono i libretti postali ed i buoni (in caso di default fino a 100 mila euro rimborsati dallo Stato), ma riescono a coniugare l’esigenza di liquidità più tipiche dei libretti postali con la possibilità di ottenere maggiori rendimenti (soprattutto se si scelgono le opzioni vincolate), come avviene con i buoni postali, grazie anche alle versioni più moderne dei conti deposito “strutturati”.

I rendimenti ottenibili comunque vanno da un minimo di 0,8% (comunque maggiori dello 0,5% dei libretti di risparmio) per i conti deposito liberi, a tassi che superano abbondantemente il 2% nel caso dei conti deposito vincolati.

Esempi di conti deposito

  • Conto deposito di Mediolanum: il tasso senza vincolo è pari allo 0,25% lordo, mentre per i vincoli a 12 mesi si può arrivare fino all’ 1,70% in caso di nuovi clienti o nuova liquidità;
  • Conto deposito Rendimax di banca Ifis: si possono scegliere sia gli interessi liquidati anticipatamente che posticipatamente. In più la banca si fa carico anche dell’imposta di bollo (fino all’importo massimo dello 0,20% annuo). Sul conto libero il rendimento è pari allo 0,75%, con Rendimax Like si può arrivare all’1,05% ed in caso di svincolo anticipato non si perdono gli interessi maturati ed infine con Rendimax Vincolato è possibile ottenere fino all’1,50% a 730 giorni.