Mutuo e conto corrente obbligatorio: è davvero legale?

Quasi tutti i richiedenti di un mutuo si sono sentiti proporre da parte della stessa banca l’apertura di un conto corrente (in modo più o meno vincolante). Ma è una pratica legale e, alla fine dei conti, un vantaggio od uno svantaggio?

Come ottenere un mutuo senza l’obbligo del conto corrente da aprire presso la stessa banca? Nonostante la normativa sia diventata ormai abbastanza chiara in materia, al punto da definire e giudicare una “pratica commerciale scorretta” quella in base alla quale la banca presso la quale si fa richiesta di erogazione di un mutuo impone anche l’apertura di un conto corrente (vedi anche Guida al fido bancario), alcuni Istituti di credito continuano a far credere che questa sia una ‘conditio sine qua non’ per la concessione del finanziamento. Ma che cosa è lecito e cosa invece non lo è?

Nessuna intesa obbligatoria per l’apertura dei conti

Una banca, per essere più sicura che non ci siano disguidi per il pagamento del mutuo, può consigliare “calorosamente” (usando anche delle pratiche commerciali “corrette”) il futuro mutuatario affinchè apra il conto corrente presso di essa, ma a patto che ciò non venga veicolato come un vero e proprio obbligo.

E’ inoltre necessario che le condizioni applicate sul conto corrente siano chiare e trasparenti, e che possano essere facilmente confrontate con quelle applicate sul proprio conto corrente (o di un altro che si potrebbe voler aprire appositamente).

Inoltre i costi applicati sui conti devono essere inseriti nel Taeg, così come i costi accessori connessi (in particolare le spese di incasso rid). Questi dati sono utili non solo per fare una comparazione con un conto esterno, ma anche per poter vedere l’eventuale convenienza tra il mutuo con e senza conto con la medesima banca.

Conviene rinunciare ad aprire i conti legati ai mutui?

Per l’aspetto della convenienza bisogna quindi considerare il maggior esborso che si avrà per l’applicazione delle commissioni di incasso rid bancario (ormai applicate dalla maggioranza delle banche per scoraggiare il pagamento da conti esterni, e che possono arrivare a 5 euro l’uno), e l’ammontare dello spread ‘finito’.

Infatti il numero di mutui che prevedono uno sconto sullo spread, tramite l’apertura di un conto corrente e l’accredito dello stipendio, possono più che giustificare una scelta di questo tipo. In questi casi è consigliato farsi fare un preventivo con lo sconto tipico dei mutui off set, ed uno senza l’applicazione dello sconto stesso.

Infatti, se da una parte, le cifre possono sembrare modeste nel breve periodo, tra le commissioni applicate sui bonifici, le spese di incasso rid, e i canoni di gestione di un conto, per un periodo medio e lungo, il peso delle maggiori uscite diventa molto più chiaro.