Pagamento Adsl con bollettino o conto corrente? Confronto costi e convenienza

Comodità o controllo della spesa? Questa è la prima domanda di chi non vuole domiciliare la propria bolletta su conto corrente. Ma è solo questo? Ad esempio, quali sono i costi di una o dell’altra scelta?

I fornitori di servizi prediligono, da parte dei consumatori, la scelta, al momento della stipula del contratto, di un metodo di pagamento automatico (carta di credito o addebito su conto corrente), ma parallelamente devono garantire anche la possibilità d’impiego dei bollettini postali premarcati.

I provider telefonici, in particolare per il pagamento dei servizi di connessione adsl per chi è senza conto corrente, consentono quindi di scegliere questa modalità di pagamento, ma cercano allo stesso tempo di scoraggiarla (ad esempio non consentono di attivare alcune promozioni o offerte per la casa, o tendono ad applicare dei sovrapprezzi). Questa politica è comunque seguita da tutti i principali operatori: Vodafone, Tim, Tiscali, Fastweb, Infostrada, ecc.

Conviene pagare con i bollettini postali?

In alcuni casi con la scelta dei bollettini si desidera semplicemente avere la libertà di effettuare i pagamenti direttamente con l’uso di una bolletta, così da controllare che non ci siano disguidi sull’addebito delle fatture (potendo così contestarle prima di procedere ai pagamenti stessi).

Questa forma di prudenza, se da una parte è legittima, da un’altra costringe a sostenere dei costi più elevati, sia diretti che indiretti. Ad esempio si dovranno sostenere i costi di attivazione (in promozione azzerati solitamente solo per chi sceglie altri tipi di pagamento) e si rischia di dover rinunciare a specifici sconti.

Per risparmiare la soluzione migliore diventa quella di pagare la bolletta adsl con conto corrente (con addebito permanente), e controllare l’importo della fattura da pagare qualche giorno prima, così da bloccarne il pagamento e procedere alla contestazione.

Se invece non si ha un conto corrente, per risparmiare i costi collegati all’impiego dei bollettini postali, si può richiedere l’addebito su una carta conto (ovvero prepagata dotata di Iban) facendo solamente attenzione ai servizi di addebito permanente accettati da quella specifica card (vedi anche Carte conto gratuite).

Attenzione: L’addebito diretto porta ad un risparmio che annualmente (senza considerare i costi una tantum) può superare i 30 euro di spese e commissioni (vedi anche Rid bancario).

I costi da sostenere senza addebito diretto

Le voci di spesa ricorrente, risultanti nella fattura, sono in media di 2 euro, a titolo di “recupero spese”, alle quali vanno aggiunte le commissioni che vengono pagate per effettuare il pagamento alla posta, presso le ricevitorie Lis Pay di Lottomatica, Sisal oppure Coop (da 1 a 2 euro in media di sovrapprezzo). In più, come accennato, ci sono da considerare: i costi di attivazione ed il contributo una tantum addebitato generalmente sulla prima bolletta, il cui importo varia da operatore ad altro operatore, ma che mediamente si aggirano sui 70 euro.