Carte prepagate con iban italiano e ricaricabili estere

Chi cerca in modo specifico carte prepagate con Iban italiano , non sempre ha consapevolezza di come funziona la normativa italiana e europea sulla richiesta, emissione e utilizzo delle carte di pagamento. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo assistito alla proliferazione di società straniere, abilitate all’emissione di carte prepagate evolute (che sono quelle con Iban), le quali, tranne poche eccezioni, rilasciano carte con l’Iban del proprio Paese (ovvero quello della sede legale della società emittente).

Le società estere possono emettere carte prepagate evolute utilizzabili in Italia?

La risposta a questo dubbio è affermativa, purché la società emittente sia stata autorizzata (generalmente almeno come istituto di moneta elettronica) dall’autorità competente del suo Paese. Infatti secondo le direttive comunitarie non c’è una restrizione in tale autorizzazione che è valida indipendentemente dall’autorità dello Stato comunitario che ha deciso in merito.

Quindi se ciò che spinge alla richiesta di una carta con iban italiano è la preoccupazione sulla ‘legalità’ di un iban estero si può stare tranquilli. Non solo: la normativa comunitaria ha detto chiaramente che i residenti nella zona Ue possono usare liberamente i propri conti (ed i relativi mezzi collegati), senza subire alcuna forma di discriminazione su tutto il territorio comunitario (sempre secondo il principio di libera circolazione).

Quindi il risultato di queste leggi comunitarie comporta la libertà di poter richiedere carte ricaricabili alle società autorizzate, senza dover essere residenti nello stesso Paese della sede legale della società alla quale ci si rivolge.

Proprio per questo, se ci si rivolge ad una società estera si ottengono spesso carte ricaricabili con Iban esteri. Anzi in alcuni casi possono essere più di uno come nel caso dei cosiddetti conti multivaluta.

È bene specificare subito che ci sono delle eccezioni, come la Banca N26 che, pur tedesca, dalla primavera di quest’anno ha iniziato a rilasciare carte con Iban italiano.

Perché cercarle? Esempi di carte

Ci possono essere varie motivazioni che potrebbero portare alla ricerca di una carta prepagata con Iban italiano anche se, come evidenziato precedentemente, si tratta di valutazioni che hanno mero carattere personale. Proprio per questo, indipendentemente dalle ragioni, vediamo alcuni casi in cui si ha la certezza di avere card con Iban italiano, quali sono i servizi e costi associati e le modalità di richiesta.

Ci soffermeremo sulle prepagate ricaricabili evolute, ovvero quelle che permettono un’operatività alquanto simile a quella di un conto corrente tradizionale.

N26

carta n26

Come detto all’inizio dell’articolo, da fine marzo 2020 chi richiede una N26 (indipendentemente dalla tipologia scelta) ottiene un conto ed una card con Iban associato italiano. A livello di alternative la scelta prevede tre situazioni con costi differenti:

  • N26 Standard: gratuita, ma non permette di avere la carta aggiuntiva e nemmeno prelievi gratuiti in zona Extra Ue;
  • N26 You: ha un costo di 9,9 euro mensili che comprende anche le coperture assicurative Allianz (foglio informativo). Prevede prelievi gratis ovunque e carta aggiuntiva;
  • N26 Metal: al costo di 16,90 euro offre la copertura assicurativa più completa (foglio informativo), carta aggiuntiva, prelievi sempre gratis, scelta del colore della carta. La richiesta può essere fatta solo online.

(Fonte: sito ufficiale N26 – Data: 8 luglio 2020)

Hype

carta hype

È l’alternativa che forse si presenta come la più vicina concorrente di N26. Tuttavia, anche se propone anche lei tre versioni, presenta degli aspetti particolari come la possibilità di richiedere 2mila euro di prestito (Credit Boost). Nel particolare le alternative all’8 luglio 2020 sono:

  • Hype Start: è la versione base, ha un plafond limitato (fino a 2500 euro) ma è gratuita. Tuttavia prevede costi per pagare bollettini e per le ricariche;
  • Hype Plus: plafond di 20 mila euro e canone di 1 euro al mese. Tre ricariche gratuite al mese (ricarica in contanti a 2€ anziché 2,5€ applicati alla versione Start);
  • Hype Premium: costo di 9,90 euro al mese, zero costi di ricarica e per quelle in contanti sconto a 1,5€. Nessun costo anche per il pagamento di bollettini. Infine non prevede commissione di cambio valuta per le operazioni che non sono in Euro.

La richiesta è possibile sia online che da sportello di Banca Sella.

(Fonte: sito ufficiale Hype – Data: 8 luglio 2020)

Conto Tascabile di CheBanca

conto tascabile

Partiamo da una delle prime carte evolute. Una vera e propria carta conto, che ha conquistato velocemente il mercato. Parliamo di una carta con ampio plafond (50 mila euro) e canone di 2€ mensili che comprende quasi tutte le operatività e disposizioni (in principio aveva un canone di 1€ al mese). I prelievi sono gratuiti in Italia e zona Ue mentre extra Ue costano 3€.

È interessante constatare come questa card sfrutti lo stesso internet banking dei conti correnti di questa banca sia come codici che modalità di sicurezza. Ribadiamo che il Conto Tascabile non ha bisogno di conto corrente CheBanca ma se lo si possiede la gestione viene fatta da un unico internet banking e lo stesso discorso riguarda l’uso dell’app Wow. La richiesta può essere fatta da filiale oppure online.

(Fonte: sito ufficiale CheBanca – Data: 8 luglio 2020)

Genius card di Unicredit

genius card

Un’altra carta ‘storica’ tra le ricaricabili evolute è la Genius Card. È gratis per gli under 30, altrimenti ha un costo mensile di 2 euro. I prelievi sono gratuiti solo sugli Atm del gruppo Unicredit, altrimenti costano, sia in Italia che in zona Ue, 2€. Se si preleva in valuta diversa dall’Euro si ha l’applicazione di una commissione di 1,75% più il costo fisso di 5 euro a prelievo. La richiesta può essere fatta sia da filiale del gruppo Unicredit che online. Il plafond è di 50 mila euro.

(Fonte: sito ufficiale Unicredit – Data: 8 luglio 2020)