Conviene accreditare la pensione/stipendio sul libretto postale con iban o sul conto corrente?

I libretti postali con iban rappresentano un’alternativa ai classici conti correnti. Ma quali sono le principali caratteristiche e quali i punti contro ed a favore?

I libretti di risparmio postali rientrano nella categoria dei “depositi a vista”, ovvero l’avente diritto ha la possibilità di chiedere il rimborso subitaneo delle somme in esso contenute, con solo alcune limitazioni, che riducono ma non annullano, la portata di essere “immediatamente esigibili”.

Un limite è dato, ad esempio, dalla necessità di prenotare le somme da ritirare (almeno per importi medio alti, se ci si rivolge allo sportello). Se si è titolari di libretti nominativi bisogna presentarsi di persona, con il libretto, o delegare qualcuno per i ritiri delle somme (un aspetto che va attentamente valutato se si desidera accreditare lo stipendio o la pensione) presenti sul libretto stesso.

L’unica eccezione si ha con i libretti al portatore, le cui somme possono essere ritirate da chiunque presenti il libretto allo sportello di bancoPosta (tuttavia il saldo massimo è fino a mille euro).

Tipo di Libretto Postale
Rendimento massimo
Vantaggi
Ritenuta fiscale
Libretto Nominativo ordinario
0,01%
Possibilità di accredito della pensione INPS ed INPDAP, stipendio e di sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali
26%
Libretto Nominativo ordinario Smart
0,01%
Dal 18 Febbraio 2016 non è possibile attivare accantonamenti.
26%

I rendimenti riportati in tabella sono aggiornati al 31/01/2017 e si riferiscono ai tassi di Poste Italiane applicati dal 15 Novembre 2016.

Libretti postali al portatore o nominativi

Oltre al saldo massimo dei libretti c’è un’altra differenza sostanziale: l’accredito della pensione o dello stipendio può essere effettuata solo sui libretti nominativi (anche quelli che escono con caratteristiche particolari e tassi promozionali, come ad esempio i libretti postali smart).

Per farlo basta comunicare all’azienda o all’ente previdenziale il numero di Iban che accompagna in modo univoco l’emissione di ogni libretto nominativo (e che non cambia nemmeno nel caso in cui si dovesse passare da un libretto nominativo “ordinario” a uno promozionale).

Invece non è necessario essere titolari della carta libretto, che permette però di agevolare una serie di procedure (di prelievo e versamento) ma la cui richiesta rimane facoltativa.

Conviene accreditare stipendio o pensione sul libretto postale?

Un libretto postale ha, sotto il punto di vista degli accrediti degli emolumenti, il funzionamento di un conto corrente, anche se è sottoposto a una serie di limitazioni per l’operatività bancaria (alcuni pagamenti possono essere addebitati direttamente sul libretto, ma non tutti).

Per questa ragione, anche se si tratta di uno strumento a costo zero (tranne che per l’imposta di bollo di 34,20 euro al di sopra dei 5 mila euro di giacenze), il suo uso va considerato in funzione di del tipo di operatività della quale si ha bisogno.

Per scoprire tutta le modalità per l’accredito dello stipendio o pesione senza conto bancario ti consiglio di leggere l’articolo Accredito stipendio senza conto corrente.