Tax Benefit New e Previgest Fund: guida alle pensioni integrative Mediolanum

Banca Mediolanum ha, per molti anni, offerto una delle migliori pensioni integrative sfruttando la propria esperienza nell’ambito dei prodotti assicurativi e di investimento. E’ ancora cosi?

Le basi da “Assicurazione” e società di investimento, hanno portato Banca Mediolanum ad attribuire un’enorme importanza al comparto delle assicurazioni vita con finalità di “rendita” ed alle pensioni integrative vere e proprie.

Non a caso con My pension la banca ottenne moltissimi premi ed opinioni positive da parte di esperti del settore, che prendevano in considerazione soprattutto la qualità del servizio strutturata su una doppia scelta, con o senza beneficio fiscale, e tralasciando la componente dei costi sempre abbastanza elevata (vedi anche Bonifico senza conto corrente).

A distanza di alcuni anni l’offerta è ovviamente cambiata, per adattarsi alle necessità dettate dai cambiamenti di tipo normativo, con la nascita della Tax Benefit New, che comunque molto ha ripreso dalla sua antenata, soprattutto per quanto riguarda il meccanismo dei bonus tramite i quali si restituisce una buona parte delle commissioni pagate, nel corso degli anni.

A questa si aggiunge anche la Previgest Fund Mediolanum, che invece è un fondo pensione a contribuzione definita, ideato per permettere a coloro che vogliono investire il Tfr, di farlo affidandosi all’esperienza di Mediolanum Vita (vedi anche Confronto fondi pensione).

Differenze e rendimenti dei due fondi

Le prima differenza tra la Tax Benefit New e il Previgest Fund Mediolanum è rappresentata dal numero dei comparti di investimento, che per la prima sono tre prefissati più uno altamente personalizzabile, con un totale di quattro, mentre per il secondo ci sono solo i tre fissi, con nessuna possibilità di personalizzazione.

Poi c’è la fondamentale discrepanza, che ha effetti sui costi, dovuta al fatto che la prima è un Pip (piano pensionistico personale) mentre il secondo è un Fondo pensione aperto. Tornando ai comparti di investimento, che ovviamente hanno rendimenti molto diversi a seconda del piano di rischio scelto, si hanno per il piano individuale:

  • quello Prudente (profilo di rischio basso e durata media);
  • Equilibrato (rischio medio e durata medio-lunga);
  • Dinamico (rischio alto e durata lunga) per il piano individuale.

Per il Fondo Previgest si parte dall’obbligazionario arrivando all’azionario internazionale, avendo comunque caratteristiche come rischio e durata analoghi al Pip.

Per conoscere i rendimenti si può controllare sulla pagina apposita di giornali come il Sole 24 ore, ricordando che hanno carattere puramente indicativo, e non offrono garanzie future. Tuttavia farsi un’idea della qualità del gestore, in funzione dei risultati che riesce via via ad ottenere, può essere utile per decidere anche quale è il profilo di rischio da preferire, senza mai dimenticare l’importanza della durata.