Conto corrente online con deposito titoli: tassazione ed imposta di bollo

Come scegliere il miglior conto deposito titoli? Quali aspetti principali da valutare? Di seguito le risposte a queste (ed altre) domande ed una serie di esempi utili nella scelta.

Tutti i conti correnti che offrono una normale operatività offrono la possibilità di accedere, se lo si desidera, al servizio di custodia dei propri strumenti finanziari per i quali è previsto l’obbligatoria apertura del deposito titoli (vedi Conto titoli).

Inoltre grazie alle novità degli ultimi anni in materia di portabilità del conto, anche sulla trasferibilità dei propri titoli si sono verificate delle variazioni che hanno spinto a una contrazione dei costi, i quali rimangono uno dei principali elementi da valutare nella scelta del conto deposito migliore.

Costi e imposta di bollo

E’ da sottolineare innanzitutto che la parte dei costi si è spinta costantemente a ribasso, e se fino a qualche anno fa, un canone annuo per i diritti di custodia pari a 60 euro annui veniva considerato un ottimo prezzo, oggi comincia ad essere decisamente fuori dal mercato.

E’ in crescita il numero delle banche che infatti propone un servizio di deposito e amministrazione dei titoli gratuito, anche se a volte la gratuità è legata al mantenimento di alcune condizioni per un determinato periodo di tempo.

Oggi però c’è da considerare il peso che ha l’imposta di bollo, ormai progressiva, che rischia di avere un impatto negativo sul valore complessivo di titoli che si hanno. Non sempre però questo costituisce un aspetto negativo, considerato che per ottenere il trasferimento dei titoli alcune banche sono disposte a farsene carico, per importi anche importanti, e per periodi di tempo che possono arrivare fino a due anni, sempre però nel rispetto di alcuni requisiti ben definiti.

Esempi di conti correnti

Plus500

  • Ing Direct, sul conto corrente arancio, propone un conto deposito che non ha costi di custodia, né costi di trasferimento titoli. Per non perdere i vantaggi economici bisogna però utilizzarlo esclusivamente online anche per quanto riguarda la richiesta di documenti e per il flusso di comunicazioni (in media 5 euro cad);
  • IW Bank propone un conto corrente con conto deposito titoli a canone zero. Anche in questo caso il peso maggiore dei costi è legato alle comunicazioni, che nel caso dell’invio cartaceo hanno un costo di 7,5 euro cad;
  • Fineco non applica alcun costo per i diritti di custodia, ma costi fissi per ogni tipo di comunicazione, che variano da 1,95 euro (capital gain) a 9,95 euro;
  • Barclays a titolo promozionale, fino alla fine del 2015 propone l’esenzione dei costi legati all’imposta di bollo fino a 3 mila euro, sui titoli trasferiti sul suo conto, nel rispetto di una serie di condizioni.