Conto corrente per start up: quali alternative anche a zero spese?

Anche per quanto riguarda le Start up sottoscrivere un conto corrente appositamente dedicato può rappresentare un vantaggio. Ma quali caratteristiche deve possedere?

Per ogni attività è preferibile, se non addirittura essenziale, avere un conto corrente dedicato e per le start up il discorso non fa alcuna eccezione. Tra l’altro la legge di bilancio del 2020 tra gli obblighi ha introdotto anche il conto corrente per start up, superati i primi 12 mesi di attività.

Bisogna anche distinguere tra le start up ‘classiche’ e quelle innovative, perché è soprattutto per quest’ultime che si possono trovare delle proposte meno costose o promozioni a zero spese.

ologramma con scritta startup

Cos’è una start up innovativa

 

Per start up innovativa si intende una società di capitali (è possibile anche una cooperativa) che ha:

  • per oggetto sociale esclusivo o prevalente “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”;
  • costituzione da meno di 5 anni;
  • sede legale in Italia, o in un Paese europeo (membro UE o in Stati aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo che abbiano almeno una sede produttiva o una filiale in Italia);
  • fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro;
  • nessuna distribuzione degli utili;
  • nessuna quotazione sul mercato regolamentato o su piattaforma multilaterale di negoziazione.

Tali società devono inoltre essere iscritte nell’apposita sezione del registro delle imprese e non devono nascere da fusione, scorporazione o acquisizione di altra azienda già esistente.

Quello che devono avere i conti correnti

 

Un conto corrente per start up, pmi, liberi professionisti o aziende in generale, deve offrire alcuni servizi che non sono contemplati per i conti privati. Questa è una delle ragioni a causa delle quali i costi applicati a conti ‘per le attività’ tendono ad essere più elevati rispetto a quelli dei conti personali.

Tra gli aspetti che devono essere presenti e che non rendono facile adattare un conto ‘personale’ allo svolgimento delle attività troviamo:

  • la gestione della contabilità. Si tratta di servizi di categorizzazione, raccolta e preparazione di documenti contabili necessari ai commercialisti per poter compilare le dichiarazioni dei redditi, ma necessari anche a chi si occupa della tenuta delle scritture contabili;
  • organizzazione dei collaboratori o dipendenti per quanto riguarda i pagamenti e i rimborsi spese. Ci sono servizi appositi integrati o integrabili con i servizi di home banking;
  • la gestione della ricezione di pagamenti, soprattutto nell’ambito della vendita di prodotti o servizi.

Quasi tutti gli altri aspetti, come ad esempio le carte di pagamento abbinate ai conti, dipendono dalle preferenze della direzione della società stessa, per cui di norma si può contare su una pluralità di alternative con costi differenti. Queste vanno valutate in modo strettamente personale, ma tenendo presente che nella maggioranza dei casi i costi si aggiungono a quelli della gestione del conto (a mano che non siano compresi nel canone).

Alcuni esempi

 

Vediamo ora degli esempi proposti sia da banche italiane che da società europee, con condizioni che possono essere strutturate su promozioni dedicate oppure con offerte adattabili tanto alle start up (innovative o non) che alle pmi e aziende in generale.

Qonto

qonto
 

 

Si tratta di un Istituto di pagamento autorizzato dalle autorità francesi e vigilato dalla Banca d’Italia, che ha come mission quella di diventare un punto di riferimento per il settore business (start up sia innovative e sia ordinarie, liberi professionisti, aziende e Pmi). La sua offerta è strutturata su 4 tipologie di conto, l’ultima delle quali è pensata per le corporate e si basa su una consulenza. Le altre tre offerte invece sono:

  • Basic al costo di 9 euro mensili (108 se si sceglie il pagamento annuale). Comprende 30 bonifici Sepa o addebiti, 1 carta fisica Mastercard (limite pagamento 20 mila euro al mese) e fatturazione elettronica e contabile;
  • Smart al costo di 19 euro al mese 228 euro se annuali). Comprende 60 bonifici Sepa o addebiti mensili 1 carta fisica One Mastercard e carte virtuali illimitate, la fatturazione elettronica e vari strumenti di contabilità oltre all’accesso dedicato al commercialista. Un sottoconto con Iban dedicato;
  • Premium, al costo di 39 euro al mese (468 se annuale). Comprende 100 bonifici Sepa o addebiti diretti, carte virtuali illimitate e una carta fisica Mastercard. Stesse condizioni di Smart per la contabilità e l’accesso del commercialista, ma i sottoconti con Iban dedicati diventano 4.

L’apertura avviene online con una registrazione e i tre conti sopra menzionati prevedono 30 giorni di prova gratuita. Se non soddisfatti si può chiudere il rapporto senza problemi. Sarà necessario inserire i documenti di tutti i soci che hanno non meno del 25% del capitale sociale.

(Fonte: sito ufficiale Qonto – Data: 3 marzo 2024)

Intesa Sanpaolo e il conto dedicato

Tra i vari conti che Intesa Sanpaolo riserva al settore business troviamo un conto dedicato proprio alle start up innovative, attualmente in promozione: se si dovesse infatti aprire un Conto BusinessInsieme Illimitato, entro il 31 marzo 2024 si ha il canone azzerato per i primi tre anni (la promozione viene spesso rinnovata). Le stesse condizioni si applicano per le nuove imprese aperte da meno di 12 mesi.

Nella promozione è previsto anche l’azzeramento, per lo stesso periodo di 36 mesi, della carta Debit richiesta contestualmente al conto. Gratis anche i bonifici Sepa per i primi 6 mesi dall’apertura del conto stesso. Il conto Insieme Illimitato, come costo (una volta terminata la promozione) prevede un canone di 30 euro al mese, che comprende operazioni illimitate. Il contributo della carta debit è di 3 euro al mese e quella Credit 5 euro mensili. Il costo dei bonifici al di fuori del periodo promozionale è di 5,50 euro cad.

(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 3 marzo 2024)

Conto Volksbank Start Up

volksbank
Questo conto nasce per aiutare le start up soprattutto nella fase di costituzione. Proprio per questo ha un’operatività limitata ed è senza spese oltre il costo di tenuta del conto (comprensivo di imposta di bollo) pari a 100 euro all’anno. Tuttavia permette solo di fare bonifici, versamenti e accrediti tutto in entrata.

(Fonte: sito ufficiale Volksbank – Data:3 marzo 2024)

Banca Sella

logo banca sella
Banca Sella propone per le start up digitali, e in generale per quelle appena costituite (meno di 36 mesi dalla costituzione) il conto Up2 Start, che viene offerto con le seguenti condizioni: (foglio informativo, data rilevazione marzo 2024):

  • Canone 12,25 euro trimestrali (49,00 euro annui) per 2 anni dalla data di apertura del conto;
  • Bonifici SEPA verso beneficiari Banca Sella da remoto, gratuiti;
  • Bonifici SEPA verso beneficiari di altre banche (non banca Sella) da remoto: 0,75 euro;
  • Carta di debito: primo anno e successivi gratuito;
  • Carta di credito Visa Business: primo anno 10 euro anni successivi 42 euro.

(Fonte: sito ufficiale Banca Sella – Data:3 marzo 2024)

Queste condizioni valgono fino a giugno 2024 dopo di che è preferibile riferirsi ad una filiale per conoscere le condizioni del momento.