Azioni Credem: investimento rischioso od opportunità?

Credem è, ad oggi, uno dei gruppi bancari più solidi del panorama italiano con un Cet1 superiore al 12%. Ecco un outlook sull’andamento del 2016 con un occhio, in particolare, all’andamento azionario.

La Banca del Credito Emiliano (Credem gestita dall’omonima Holding) è impegnata non solo per il settore retail, ma anche corporate, investment ed assicurativo, e vede come data ufficiale di fondazione il 1993.

Nel corso dell’ultimo ventennio non ha subito grandissimi cambiamenti strutturali (ad eccezione di una lunga serie di acquisizioni di banche di minori dimensioni, con carattere fortemente locale, e una serie di aggregazioni), mentre parallelamente sono state introdotte via via novità atte a mantenere il gruppo al passo con i cambiamenti del settore (primo fra tutti l’implementazione dei servizi atti a garantire la multicanalità e rendere sempre più internazionali i servizi e prodotti proposti).

Azioni: notizie e prospettive

Recentemente ci sono stati dei cambiamenti di management su posizioni strategiche, che hanno riscosso un ottimo giudizio da parte degli analisti, il che ha confermato il target price superiore al prezzo di 7,5 euro ad azione (vedi anche Come investire in borsa).

I titoli sono quotati nel segmento delle Blue Chips, mercato MTa della borsa di Milano (FTSE It All Share Mid Cap). Guardando all’andamento messo in evidenza dal grafico per i primi 6 mesi del 2016 delle azioni Credem, risale ai primi giorni dell’anno il raggiungimento del punto di massimo (poco superiore a 6,8 euro per azione) per poi affrontare una fase di discesa, trovando intorno ai 5 euro il prezzo di equilibrio per gran parte del semestre (le quotazioni sono visibili in tempo reale anche sul sito della Borsa Italiana).

Con la nuova nomina di Alessandro Denti (a capo del private banking) a Giugno scorso, gli analisti si aspettano una rottura di questo trend. Tuttavia nel breve termine le previsioni sono di forte ribasso, per cui va inserito in una strategia di portafoglio di lungo periodo (vedi anche Come fare soldi in modo sicuro).

Credem: banca sicura od a rischio?

I dati IQ del 2016 denotano un buono stato di salute, a partire da un Cet ratio 1 del 12,4%, un utile netto di 46,6 milioni di euro, e soprattutto un forte aumento della raccolta netta che è cresciuta di poco meno del 50%. Nel dettaglio:

  • la raccolta diretta retail è stata pari a 450 milioni;
  • le Riserve Assicurative hanno mancato di poco i 250 milioni;
  • solamente il risparmio gestito ha dato segnali negativi, imputabili comunque alle difficoltà in generale dimostrate dal mercato (con un calo di 300 milioni di euro).