Postepay Evolution Business: caratteristiche opinioni e costi

Le prepagate con iban business ed in generale le carte conto aziendali stanno riscuotendo sempre più successo. In questo ambito troviamo anche la Postepay Evolution Business.

Se si rientra nelle categorie dei titolari di partita Iva o delle ditte individuali e si desidera avere una carta nominativa prepagata ricaricabile dotata di Iban, si può valutare la Postepay Evolution Business. Trattandosi di una carta rivolta a un pubblico che la usa per gestire entrate e pagamenti legati principalmente alla propria attività, è stata dotata di servizi assenti nella versione per clientela retail. Tra questi spiccano in modo particolare la possibilità di collegarla a un pos tradizionale o al mobile pos.

Quali sono le principali caratteristiche?

In primis troviamo un ampio plafond. Infatti la Postepay Evolution Business è dotata di un massimale di ricarica fino a 200 mila euro e permette di fare spese sia online che tramite i pos tradizionali (sfruttando anche la tecnologia contactless). Rientra tra l’altro tra le card utilizzabili con Google Pay per pagare attraverso device Android (smartphone e wearable).

Essendo uno strumento di moneta elettronica funzionante sul circuito MasterCard, ad esempio può essere usata sul Pos degli uffici postali per pagare un F24, ma allo stesso tempo ad un negozio per fare degli acquisti. Il plafond massimo appena evidenziato rappresenta anche la somma massima ricaricabile nell’arco di un anno. Per quanto riguarda la sfera dei costi bisogna fare una distinzione tra:

  • costi di gestione;
  • costi di utilizzo;
  • costi legati alle ricariche.

Costi di gestione

Questo tipo di costi è legato soprattutto alla richiesta e possesso della carta. Vanno quindi considerati:

  • costo di emissione: si paga un importo una tantum pari a 10 euro;
  • costo o canone mensile: l’importo è fissato a 60 euro all’anno (addebito anticipato), ovvero 5 euro al mese.

Seconda quanto evidenziato sul sito ufficiale di Poste Italiane a gennaio 2019 il primo anno il canone è ridotto della metà, ovvero a 30 euro e se si richiede la Postepay Evolution Business entro la fine di marzo 2019 allora si ottiene un extra sconto, pagando per il primo anno solo 15 euro.

Se poi si sceglie di abbinare la propria Postepay al servizio Tandem Mobile POS oppure Tandem POS Fisico, sempre entro la fine di marzo 2019, si può richiedere, solo per il primo anno, l’azzeramento del canone (la richiesta di azzeramento va fatta entro 7 giorni alla data della richiesta della carta). Se si deve bloccare la carta, indipendentemente dal motivo, non si paga nulla, mentre per la sostituzione si pagano 10 euro.

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 23 gennaio 2019)

Costi di utilizzo

Qui vanno considerati i costi legati in modo diretto o indiretto all’utilizzo, e troviamo:

  • 2,00 euro di imposta di bollo, dovuti solo nel caso di giacenza di fine periodo oltre l’importo di 77,47 euro;
  • commissioni per i pagamenti: dovute in misura variabile, pari a 1,5% e solo nel caso di operazioni con valuta diversa dall’euro;
  • prelievi di denaro contante: gratis se l’operazione è fatta su ATM Postamat; 1,00 euro se si procede su Pos dentro agli Uffici Postali abilitati; 2,00 euro prelievi su ATM bancari in euro; 5,00 euro in caso di prelievo in valuta diversa dall’euro (dovendo aggiungere anche la commissione di cambio valuta);
  • postagiro e bonifici: per il postagiro la commissione è di 50 centesimi, mentre per i bonifici si va da 1 euro se disposti per via telematica (anche app), a 3,5 euro se si va in un ufficio postale (si applicano commissioni diverse in caso di bonifici non Sepa);
  • invio di denaro P2P: la commissione è di 1 euro, ma fino a fine anno corrente non è applicata in caso di trasferimenti di importo inferiore a 25 euro;
  • ci sono infine i costi per il servizio di sms alert, che dipende anche dal proprio provider.

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 23 gennaio 2019)

Costi di ricarica

Visto che stiamo parlando di una carta prepagata dobbiamo considerare anche i costi di ricarica, che variano a seconda della modalità scelta:

  • 1,00 euro a ricarica se viene effettuata negli Uffici Postali abilitati;
  • 1,00 euro se si procede da ATM Postamat, tramite un’altra carta Postepay oppure una carta di pagamento aderente al circuito Postamat;
  • 1,00 euro con il servizio del Portalettere dotato di POS (utilizzando carte sul circuito Postamat, Postepay e Maestro);
  • 1,00 euro se si provvede da soli sul sito www poste it, o www postepay it oppure tramite app;
  • 2,00 euro presso i punti vendita abilitati;
  • 2,00 euro se si fa da conto corrente delle banche del Gruppo Banca Popolare di Milano;
  • 2,00 euro da ATM Postamat con carta su circuito PagoBancomat;
  • 3,00 euro su ATM Postamat con carta di pagamento funzionante su circuito Visa, Visa Electron e VPay, Mastercard e Maestro.

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 23 gennaio 2019)

Limiti di utilizzo: spese e prelievi

I limiti della Postepay Evolution Business variano a seconda del tipo di uso o di servizio utilizzato. Nel particolare:

  • per quanto riguarda le ricariche bisogna rispettare l’importo massimo di 3000 euro per operazione con al massimo 2 ricariche giornaliere dallo stesso ordinante;
  • per quanto riguarda invece gli importi massimi di trasferimento tramite P2P: al massimo 200 euro per operazione, con un massimo di 10 operazioni al giorno dallo stesso ordinante o verso lo stesso beneficiario;
  • importo massimo prelevabile: al giorno di 600 euro se si procede da ATM bancario o ATM Postamat, mentre quello mensile è di 2.500 euro;
  • il limite massimo del pagamento: il giornaliero è fissato a 3.500 euro, mentre quello mensile è di 10.000 euro.

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 23 gennaio 2019)

Come si richiede la carta?

Per richiedere la Postepay Evolution Business bisogna recarsi presso un ufficio postale. E’ consigliato (ma non obbligatorio) fissare prima un appuntamento così da ridurre i possibili tempi di attesa.

Approfondimento: Carta conto aziendale.